Focus

Aleurodidi e virus: un'accoppiata pericolosa

Gli aleurodidi (Homoptera; Aleyrodidae), piccoli insetti che si nutrono nel floema di un'ampia varietà di piante, si stanno rapidamente espandendo dalle originarie aree tropicali e subtropicali a zone agricole più temperate, ivi incluse ampie zone d'Italia. L'aumento dei danni causati da aleurodidi è legato alla crescita numerica delle popolazioni, soprattutto di Trialeurodes vaporariorum e di Bemisia tabaci (Fig.1), ma le malattie virali trasmesse da questi insetti aggravano i danni alle colture in modo determinante.
L'Istituto di Virologia Vegetale si è occupato dei virus trasmessi da aleurodidi e dei loro vettori fin dalle prime epidemie segnalate nell'agro-ecosistema italiano negli anni Ottanta.
Recentemente, l'Istituto è stato coinvolto nello studio di due crinivirus (Closteroviridae) trasmessi da aleurodidi, Tomato infectious chlorosis virus (TICV) (Fig. 2) e Tomato chlorosis virus (ToCV), epifitotici in pomodoro in varie zone della penisola e delle maggiori isole italiane. TICV e ToCV danneggiano la coltura del pomodoro soprattutto incidendo sul valore del prodotto, poiché riducono la qualità e ritardano la maturazione delle bacche. L'infezione causa ingiallimenti internervali, che spesso evolvono verso l'arrossamento (Fig. 3), ed è facilmente confondibile con carenze nutrizionali, con la possibile conseguenza di inutili, e costosi, trattamenti fertilizzanti. Di qui la necessità di metodi di diagnosi affidabili e non troppo costosi, per studiare l'epidemiologia di questi virus ed impostare la lotta. A tal fine è stato sviluppato un protocollo di diagnosi che consente l'identificazione contemporanea dei due patogeni, utilizzando coppie di primers specifici per TICV e ToCV, e condizioni unificate di estrazione degli acidi nucleici, di reazione della trascrittasi inversa seguita dalla reazione a catena della polimerasi (RT-PCR) e di gel elettroforesi degli ampliconi. Inoltre, sono state prodotte sonde a DNA, non radioattive, che permettono di diagnosticare i due crinivirus mediante ibridazione molecolare in circa il 90 % dei campioni di pomodoro provenienti da campo. In questo modo il numero di campioni da saggiare in RT-PCR viene significativamente ridotto, consentendo un'analisi massale altrimenti impossibile.
E' stata studiata a fondo anche la diffusione degli aleurodidi vettori nell'agro-ecosistema italiano. Mentre T. vaporariorum è praticamente ubiquitario, B. tabaci ha tuttora una diffusione relativamente limitata. E' stata allestita una mappa della presenza in Italia di B. tabaci e ne sono stati caratterizzati i biotipi prevalenti, B e Q. E' stato formulato un modello preliminare che, basandosi su parametri climatici, consente di valutare il rischio di espansione delle aree di colonizzazione.
Nell'ambito della 'European Whitefly Studies Network'(EWSN), sono state prodotte, e vengono periodicamente aggiornate, mappe della presenza di aleurodidi vettori in Europa e dei virus che essi trasmettono (www.ivv.cnr.it).

Immagini: