I fantastici quattro: specie invasive alla conquista di ecosistemi nativi in Italia
Il 24/03/2020 ore 11.00 - 12.30
Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa)
Largo Tonolli 50, 28922 Verbania Pallanza
Sospensione eventi fino al 3 aprile 2020
In applicazione delle disposizioni previste dal Dpcm 4 marzo 2020 (Misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19) si comunica la sospensione di tutti gli eventi sul territorio nazionale pubblicati su questo portale fino al 3 aprile 2020.
Seminario di Emiliano Mori (Università di Siena)
Le specie alloctone invasive rappresentano ad oggi una delle principali cause di perdita della biodiversità. Infatti, possono competere con le specie native tramite competizione diretta o indiretta, competizione mediata da parassiti, predazione e ibridizzazione. Inoltre, possono alterare gli ecosistemi nativi e inficiare l'economia umana, nonché trasmettere patologie all'uomo. Il Regolamento Europeo 1143/2014 include una lista di specie invasive di interesse Europeo, sulle quali è stato imposto un divieto di commercio e l'obbligo di denuncia in caso di detenzione. Per queste specie, si richiede il controllo numerico o, laddove possibile, l'eradicazione. Tra esse, sono presenti tre delle quattro specie di scoiattoli alieni segnalati in Italia, nonché il procione Procyon lotor. In particolare, per lo scoiattolo grigio Sciurus carolinensis e per lo scoiattolo del Pallas Callosciurus erythraeus, sono in corso progetti di gestione volti a limitarne numeri ed espansione geografica. Per contro, il tamia siberiano Eutamias sibiricus, la cui popolazione appare ancora ridotta in Italia, non è in corso nessun piano di gestione. La quarta specie, lo scoiattolo di Finlayson Callosciurus finlaysonii potrebbe rappresentare un serio rischio in Italia, laddove si espandesse andando a competere con l'endemico scoiattolo nero calabrese Sciurus meridionalis. Anche il procione, con 2 popolazioni disgiunte presenti in Italia, è in espansione nel nostro territorio e la sua presenza sembra inficiare pesantemente la conservazione del gambero di fiume autoctono Austrapotamobius pallipes, specie protetta dalla Direttiva Habitat. Come lo scoiattolo di Finlayson, neanche i parrocchetti (Psittaciformes) risultano attualmente inclusi nella lista europea, sebbene ci sia un aumento delle evidenze di impatto da parte di queste specie, soprattutto ai danni di specie che nidificano in cavità. Per concludere, il camaleonte Chamaeleo chamaeleon è un rettile che presenta 2 popolazioni introdotte in Italia meridionale (Puglia e Calabria). A dispetto delle introduzioni multiple confermate da recenti analisi genetiche, il camaleonte non sembra mostrare nessun segno di espansione; nonostante questo, sono necessarie ulteriori informazioni sull'impatto che può esercitare sulla fauna nativa.
Organizzato da:
Cnr Irsa - Istituto di Ricerca Sulle Acque, sede di Verbania
Referente organizzativo:
Diego Fontaneto
CNR - Istituto di ricerca sulle acque
diego.fontaneto@cnr.it
0323 518300
Modalità di accesso: ingresso libero
Vedi anche: