Comunicato stampa

Le Ferrovie dello Stato compiono 100 anni

23/11/2005

Si è svolta oggi a Roma, presso la Sala Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, una Giornata di Studio dedicata a Ferrovia e Società. Il convegno, al quale hanno partecipato storici, docenti universitari, giornalisti e manager convenuti a Roma da tutta Italia, è stato promosso dal Gruppo Ferrovie dello Stato e dal CNR nell’ambito degli appuntamenti e delle celebrazioni per il Centenario delle Ferrovie dello Stato.

L’incontro di studio, dal taglio prettamente storico  e scientifico, ma con lo sguardo rivolto anche al futuro prossimo del sistema ferroviario italiano, alla vigilia dell’inaugurazione della prima linea italiana ad Alta Velocità, è stato aperto dai saluti del Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Pietro Lunardi e del Presidente e Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Elio Catania, e dalle note di presentazione del vice-presidente del Cnr, Roberto de Mattei, e del Presidente di Trenitalia, Gianfranco Legitimo.

Il binomio Ferrovia e Società è stato interpretato, fin dagli interventi introduttivi, come un rapporto solido e inscindibile: la Ferrovia ha infatti accompagnato e stimolato l’evoluzione civile, politica ed economica del Paese nel corso degli ultimi suoi cento anni e continua ad essere, rispetto alle  più recenti trasformazioni della società italiana, una protagonista di assoluto rilievo, se solo si considera che ogni giorno, sui circa 8mila convogli di Trenitalia, viaggiano, si incontrano e si confrontano oltre 1 milione e mezzo di persone.

 Il Presidente e Amministratore Elio Catania, nel suo intervento ha ricordato come nei suoi primi cento anni di storia, le Ferrovie dello Stato siano diventate il sistema nervoso del Paese. “Da alcune centinaia di chilometri di rete su cui correvano i treni a vapore, oggi il sistema ferroviario è diventato un complesso organismo nutrito da sofisticate tecnologie in continua evoluzione e miglioramento”, ha detto Catania.

 “Oggi in Italia la questione infrastrutturale è al centro dell’agenda politica – ha continuato il presidente e amministratore delegato del Gruppo. – “Le Ferrovie dello Stato sono impegnate in uno sforzo straordinario di investimenti proprio per dare al Paese quella rete di trasporto senza la quale non possiamo pensare di tenere il passo con l’Europa e con i nostri amici e partner dell’Unione Europea”.

Il prof. Roberto de Mattei,  vice-presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche ospite e promotore del Convegno, non ha mancato di sottolineare che “La tematica proposta è ampia, spazia infatti dalla storia politica all’economia, senza ignorare, infine, argomenti specifici. Il convegno dunque rappresenta un’occasione per incrementare questo importante filone di studi e a meglio situare la memoria e l’immagine del trasporto ferroviario nel vissuto civile della nostra nazione”. Ha inoltre aggiunto che “Il Cnr ha dato volentieri la sua adesione e offerto la sua collaborazione scientifica e organizzativa ad un  evento niente affatto secondario nella biografia della nazione, in uno stile pienamente consonante con la missione dell’Ente che è anche quella di promuovere le scienze umane ”.

Infine, il Presidente di Trenitalia, Gianfranco Legitimo, ha posto l’accento sul significato che Trenitalia ha inteso attribuire a questa giornata di studio: “un’occasione di riscatto culturale e psicologico, l’opportunità per capire, e far comprendere a chi seguirà i lavori di questo convegno, che dietro a molte delle difficoltà odierne vi sono scelte maturate e attuate nel corso degli ultimi 50 anni. Scelte – ha proseguito Gianfranco Legitimo – che hanno penalizzato la ferrovia creando in Italia un sistema di trasporto quasi mono-modale. Oggi lavoriamo per colmare questo gap ultradecennale, con la consapevolezza, però, che per riuscirvi occorre tempo e occorrono risorse finanziarie, oltre a una ferma e condivisa volontà politica”.

Agli interventi di presentazione hanno fatto seguito le relazioni degli studiosi presenti al convegno raccolte intorno a tre principali aree tematiche: un’area storico-culturale, una economico-finanziaria ed una rivolta alle opportunità future. Proprio su questa ultima si sono appuntate le maggiori attenzioni e curiosità, perché nei prossimi anni l’universo ferroviario è destinato a mutare profondamente la sua fisionomia. Tre gli elementi principali di questa trasformazione già in atto: la rete ferroviaria ad Alta Velocità, che sarà completata entro la fine del decennio e indurrà miglioramenti sull’intero sistema ferroviario, compreso il trasporto locale; le nuove stazioni, progettate da architetti di fama mondiale per integrarsi e arricchire il tessuto urbanistico e sociale delle nostre città; i nuovi servizi e i treni studiati e realizzati per rendere il viaggio più che un semplice trasferimento da un luogo all’altro, un’esperienza ricca di opportunità per lavorare, conoscere, socializzare e riposare.  

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