Comunicato stampa

ITA: nasce il 'mercato delle attività di ricerca'

20/12/2005

Proporre le attività e i risultati dei ricercatori al mercato e al mondo finanziario in maniera concreta e diretta. Questo l'obiettivo della prima fiera-convegno Innovazione Tecnologica Applicata, presentata al Cnr, tra gli altri, dai presidenti dell'Ente, Pistella, e della Regione Calabria, Loiero

Proporsi in maniera concreta, diretta e innovativa al mercato, alle imprese e al mondo finanziario. Questo l'obiettivo dal quale è nata la prima edizione di ITA-Innovazione Tecnologica Applicata, una fiera-convegno itinerante delle attività e dei risultati della ricerca. L'iniziativa, nata in Calabria per favorire l'impatto economico, produttivo e sociale della ricerca scientifica ed avviata da un gruppo di lavoro composto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, anche tramite il Laboratorio Licryl di Cosenza, Calpark, Unical-Università della Calabria attraverso il centro di eccellenza Cemif.Cal, Dyras02 srl e gli spin off Caltec srl e Licet srl, è stata presentata oggi presso la sede del Cnr, alla presenza, tra gli altri, dei presidenti dell'Ente, prof. Fabio Pistella, e della Regione Calabria, on. Agazio Loiero.
'In vetrina' tecnologie avanzate nel settore dell'ottica, applicabili in numerosi settori, allestite per essere valutate e sperimentate dalle imprese interessate, presenti alla manifestazione. L'obiettivo di ITA è infatti sviluppare sinergie e joint venture, presentare partner, analizzare esperienze internazionali, promuovere progetti di finanziamento, proporre lo start-up di un fondo di investimento orientato. ITA intende lanciare un nuovo modello di trasferimento tecnologico, un sistema di partecipazione, interesse e coobbligazione che sincronizzi le aspettative di istituti, ricercatori ed enti di ricerca da un lato e gli interessi dei promotori dell'investimento e i profili di rischio-rendimento dei progetti di finanziamento dall'altro. Un criterio mutuato dal mondo della raccolta del risparmio, in particolare del funding per le società dei settori hi-tech di stampo anglosassone, e che segue l'evoluzione dei metodi di valutazione proposti al mondo finanziario dagli accordi di Basilea.
"Il ricercatore in cerca di finanziamento non ha potere contrattuale nei confronti delle banche. E qui interviene la necessità di questa mostra, in cui vogliamo rendere visibile alle imprese e agli investitori un portafoglio di idee e di prototipi, nati nei laboratori di ricerca e garantiti scientificamente", spiega il prof. Roberto Bartolino, direttore del Licryl.
Il presidente del Cnr, Pistella, ha sottolineato come "la risorsa che oggi scarseggia, più delle altre, è la capacità di costruire ipotesi progettuali-imprenditoriali valide. La difficoltà maggiore consiste nell'individuare i passaggi più delicati all'interno del processo, i soggetti da coinvolgere, i vincoli, le verifiche da introdurre in corso d'opera per rendere elevata la probabilità di successo. Bisogna insomma evitare che la ricerca si riduca a una 'fabbrica di paper'. Al Cnr abbiamo appena nominato il Comitato di valutazione e, per legge, l'Ente dovrà proporre al ministero dei criteri di valutazione per cui i vari 'paper' siano adeguatamente 'pesati'". Le regioni, prosegue Pistella, stanno svolgendo una "funzione fondamentale di aggregatori sul territorio di domanda e di offerta, dove l'offerta è l'attività di ricerca e la domanda è rappresentata dai bisogni individuali e collettivi e dalle richieste delle imprese, coordinando l'apporto di singole eccellenze, tutt'altro che rare, che quando sottoposte a valutazione mostrano risultati individuali molto positivi dal punto di vista della produttività scientifica ma non adeguati per la loro capacità di impatto. Infine una sottolineatura: non sono tra coloro che ritengono che in Italia siano presenti zone più sviluppate e zone sottosviluppate, ne è una controprova la Calabria che nel settore hi-tech continua ad avere risultati di standard internazionale".
Il presidente della Regione Calabria, Loiero, ha ribadito "il forte impegno della Regione nel sostenere il sistema universitario e della ricerca e in favore di una rinnovata sinergia del rapporto tra ricerca e istituzioni, necessari poiché nessun benessere può essere disgiunto dalla valorizzazione del territorio. La chiave sta però nel superare i deficit di programmazione e lo scarso impiego dei fondi strutturali, due gap determinanti nelle contraddizioni di una regione che ha insieme il maggior tasso di analfabetismo e di laureati: il nostro sforzo per questo superamento è ciclopico". Uno sforzo che si concretizza in particolare nella logistica, nel turismo rinnovato e nell'agroalimentare, cui si aggiungono equilibrio idrogeologico e sicurezza ambientale.
"I tempi di trasferimento tecnologico sono cambiati: ora bisogna trasferire idee", ha sottolineato il prof. Luigi Nicolais. "L'innovazione diventa competitività solo in presenza di un sistema finanziario e di un mercato adeguati. La ricerca è un volano di conoscenza, ma non è sufficiente per l'innovazione, per la quale occorre una politica integrata, che tenga conto di tutta la filiera della ricerca e che contempli anche la valutazione dei risultati. Il sistema offerta deve animare la domanda quando il mercato è ancora recettivo. E' dunque importante creare luoghi in cui ricerca e impresa si incontrino, come i distretti tecnologici, già 11 realtà territoriali nel nostro Paese".

Roma, 20 dicembre 2005

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