15/10/2003
Appuntamento a Roma il 17 ottobre per scoprire insieme al Cnr e all'Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste i segreti dei mari e dell'oceanografia geologica, disciplina di frontiera che vede l'Italia impegnata in prima linea
Dall'evoluzione degli oceani alle risorse nascoste in fondo al mare: di questo si parlerà durante il convegno Perforazione scientifica degli oceani organizzato, a Roma venerdì 17 ottobre, dall'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS) di Trieste e dal Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche. L'incontro sarà anche l'occasione per discutere il sempre più attivo ruolo della comunità scientifica italiana nell'ambito del programma internazionale ODP, Ocean Drilling Program.
Nel 2004, infatti, alla nave da perforazione industriale, che da oltre 30 anni scandaglia i fondali di tutti gli oceani, si aggiungeranno nuove unità di perforazione a scopo scientifico americane e giapponesi. All'Europa spetterà il compito di esplorare i fondali degli oceani polari, le ultime aree sconosciute della Terra. In questo ambito l'Italia, presente nel Programma dal 1985, si appresta ad un impegnativo salto di qualità in un settore di frontiera quale l'oceanografia geologica.
"E' opinione diffusa della comunità scientifica italiana - secondo il dr. Angelo Camerlenghi, dell'OGS di Trieste - che l'Italia non possa rimanere al margine di queste ricerche che, analogamente alle ricerche spaziali, vedono sviluppo tecnologico, ricaduta sociale e curiosità scientifica procedere di pari passo in un'unica grande struttura organizzativa".
Il 73 per cento della Terra, come è noto, è coperto dalle acque degli oceani dei cui fondali e dei cui segreti l'uomo conosce una minima parte. L'Odp, attuando progetti di ricerca avanzati dagli studiosi dei vari Paesi partecipanti e con gli oltre 1000 pozzi perforati, ha recuperato campioni di rocce e di sedimento il cui studio ha permesso di verificare e confermare la teoria della tettonica a zolle, confermare l'inversione periodica del magnetismo terrestre, scoprire il disseccamento del Mediterraneo, avvenuto circa 5 milioni di anni or sono, conoscere i cambiamenti climatici globali avvenuti nel passato senza l'intervento dell'uomo e l'impatto dell'effetto serra sulla vita degli oceani per il riscaldamento del pianeta dovuto alle immissioni di CO2 dai vulcani.
Le conoscenze acquisite dai ricercatori impegnati nel programma hanno permesso, tra l'altro, di costituire un archivio di informazioni sul clima del passato utili per comprendere l'evoluzione del clima nel futuro. Ma l'ODP vanta anche ricadute interessanti dal punto di vista economico-sociale, come l'individuazione di estesi depositi di metano naturale, presenti in sedimenti superficiali allo stato solido, idrato, la cui riserva è di gran lunga superiore a quelle conosciute in giacimenti tradizionali, tanto che gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea hanno stanziato ingenti somme per valutarne la potenzialità economica di sfruttamento.
La scheda
Che cosa: Conferenza Nazionale "Perforazione scientifica degli oceani"
Organizzazione: OGS di Trieste e CNR
Quando:17 ottobre p.v.
Dove: c/o la sede del CNR, Roma, P.le Aldo Moro 7
Per informazioni: dr. Angelo Camerlenghi, OGS, Trieste -tel. 040 2140253
e-mail: acamerlenghi@ogs.trieste.it
Sito: www.ogs.trieste.it
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