Comunicato stampa

Magnetismo: arrivano i dischi rigidi ultraveloci e ultradensi

28/07/2003

L' utilizzo di tecnologie avanzate basate sui principi del magnetismo sta per tramutare in realta' la diffusione a livello consumer di dischi rigidi ultradensi, ultraveloci e ultracompatti, in grado di immagazzinare 100 Gbyte/in2 di informazione, equivalenti a 4 ore di video digitale per pollice quadro

Un salto magnetico nel futuro, fatto di dischi ultraveloci, ultradensi e ultracompatti in grado di immagazzinare una quantità di dati sinora impensabile. A presentare queste innovazioni tecno-scientifiche sono stati gli esperti riuniti oggi a Roma in occasione della XVI Conferenza Internazionale di Magnetismo (ICM-International Conference on Magnetism; 27 Luglio-1 Agosto), promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) su delega della Commissione di Magnetismo dell'Unione Internazionale di Fisica Pura e Applicata (IUPAP). "I nostri demo di lab - spiega Mark Kryder, vice president senior e Direttore della Divisione Ricerca della Seagate-Tecnology, azienda USA leader nel settore dell'IT e autore di una relazione sul futuro del magnetorecording - sono in grado di immagazzinare una densita' di informazioni pari a 100 Gbyte/in2, equivalenti a 4 ore di video digitale per pollice quadro; ma stanno per essere sviluppate anche nuove tecnologie in grado di portarci al Terabit/in2 (1 terabyte sul familiare floppy da 3.5 pollici ), quali ad esempio magneto-recording termicamente assistito, strutture regolari di nanoparticelle e nanomagneti autorganizzati".

"Le ricerche nel campo dell'immagazzinamento dell' informazione tramite mezzi magnetici - precisa Dino Fiorani, dirigente di Ricerca dell'Istituto di Struttura della Materia del CNR e chairman della Conferenza - risalgono alla meta' degli anni '50, quando l'IBM realizzo' il primo disco rigido magnetico la cui capacita' totale era di 5 MByte (milioni di byte); per dare un'idea, si consideri che la dimensione media di un singolo file musicale nell' attuale formato compresso MPS3 e' pari a 4Mbyte. Da allora la tendenza a ridurre l' ingombro, il peso e il costo di tali dispositivi, nonche' ad aumentarne la capacita' di immagazzinamento e la velocità di elaborazione dei dati, e' stata pressoche' inarrestabile". Il numero di bit per unità di area è aumentato infatti più di 20 milioni di volte rispetto al primo hard disk e ogni anno la quantità di informazioni che viene prodotta ed immagazzinata magneticamente supera 1.600.000 di Terabyte (1 Terabyte = 1000 Gbyte, cioè mille miliardi di byte): un singolo terabyte d'informazione in forma cartacea necessiterebbe per essere stoccato di un edificio 16 volte piu' alto dell'Empire State Building. La prossima sfida informatica del nuovo millennio - hanno sottolineato gli esperti riuniti dal CNR- sarà la computazione quantistica, con conseguenze inimmaginabili sulle potenzialità e velocità di calcolo e di comunicazione delle future generazioni.

Roma, 28 luglio 2003

Per ulteriori informazioni contattare il chairman della Conferenza: Dino Fiorani, Istituto di Struttura della Materia del CNR.
dino.fiorani@mlib.cnr.it, tel. 06-90672553; 329-4013986; fax.06-90672470
Il programma dettagliato dell'evento è disponibile online sul sito http://www.icm2003.mlib.cnr.it

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