19/11/2002
Il CNR Report 2002 illustra i risultati raggiunti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell'anno 2001 e rappresenta un criterio obiettivo per valutare la competitività dell'Ente con analoghe organizzazioni degli altri Paesi più avanzati e impostare la programmazione per gli anni successivi.
IL CNR E IL CONFRONTO EUROPEO
Il confronto con gli altri Paesi europei resta per l'Italia ancora sconfortante. Le risorse destinate alla ricerca si aggirano intorno alla metà circa della media europea e anche il personale a disposizione risulta insufficiente.
Aspetti quantitativi legati a Ricerca & Sviluppo
Paese
% di Pil destinato a R&S
Unità di personale a disposizione
Spagna
0,9
7.678 (Csic)
Italia
1,04
8.082 (Cnr)
Gran Bretagna
1,87
Francia
2,17
23.094 (Cnrs)
Germania
2,46
11.612 (Max Planck)
USA
2,62
Giappone
2,91
Fonte: DAST - Dipartimento Attività Scientifiche e Tecnologiche
Nonostante queste premesse, il CNR può ancora vantare un ottimo numero di pubblicazioni JCR (Journal of Citation Report), censite cioè a livello internazionale, per ricercatore:
Media di pubblicazioni JCR per ricercatore
Fonte: DAST- Dipartimento Attività Scientifiche e Tecnologiche
Ma ciò che sorprende è soprattutto l'aumento dell'indice di impact factor - quello cioè che misura la frequenza con cui l'articolo di una data rivista viene citato in un determinato biennio. Va considerato che l'impact factor rappresenta uno dei principali parametri di valutazione della qualità e della produttività dei singoli ricercatori, e per ciò stesso anche dell'ente da cui dipende:
Fonte: Journal Citation Report 1999-'00- '01
Quanto alle collaborazioni internazionali, sono attualmente attivi 506 progetti comunitari, il 18% dei quali coordinati dal CNR e 305 accordi bilaterali di cooperazione scientifica, mentre 138 strutture del CNR sono coinvolte a pieno titolo in progetti Ue.
I RAPPORTI CON L'INDUSTRIA
Il trasferimento tecnologico dei risultati provenienti dall'attività di ricerca svolta dagli istituti CNR rappresenta un compito essenziale che l'Ente deve svolgere. Al fine di esplicare tale funzione risulta decisivo uno stretto legame con il tessuto industriale del Paese.
Come si evince dalla tavola, il CNR è fortemente orientato all'impresa e al privato, in quanto oltre il 50% delle collaborazioni si svolge proprio con l'industria e con gli enti privati.
I rapporti di collaborazione del CNR
Anche la ricerca intramurale si svolge a stretto contatto con il mondo delle imprese, come si evince da questa rappresentazione:
- 94 istituti su 108 hanno rapporti con le imprese (1800, di cui 400 PMI);
- le imprese estere rappresentano quasi un quarto delle collaborazioni;
- le aree scientifiche di maggior impatto sono:
- scienze di base (552 imprese);
- scienze tecnologiche (618 imprese).
Riguardo all'attività consortile nel 2001 il CNR risulta avere attivi 45 consorzi contro i 21 nel 2000. Nella tavola seguente sono riportati i settori di attività dei consorzi.
I settori di attività dei consorzi
Una parola infine sui brevetti: nel 2001 il CNR ha depositato 63 brevetti in Italia e 14 brevetti all'estero.
LE RISORSE FINANZIARIE DEL CNR
La maggior parte delle entrate del CNR proviene dal Governo, che nel 2001 ha contribuito con 541 milioni di euro destinati all'attività istituzionale (erano 545 milioni di euro nel 2000); 155 milioni di euro, pari a circa il 29% del bilancio totale dell'ente, vengono invece dal mercato. Se si considerano poi altre entrate il bilancio complessivo ammonta a 793 milioni di euro.
Entrate CNR 2001
(milioni di euro)
Queste somme vengono assorbite principalmente dalla ricerca svolta nei 108 istituti dell'Ente, che con i suoi 619 milioni di euro incide per il 78%, mentre la ricerca finanziata dal CNR presso università e imprese incide per 71 milioni di euro, pari al 9%. Le spese della struttura amministrativa incidono appena per il 10%.
Spese CNR per attività
Suddividendo la spesa per area scientifica si nota che le Scienze della Vita coprono il 35,2%, seguite dalle Scienze di Base con il 29%:
Suddivisione della spesa per area scientifica
Se consideriamo invece la spesa per obiettivi, il grafico sottostante dimostra come due obiettivi coprano più del 50% del totale della spesa.
Suddivisione della spesa per obiettivi
IL CNR E LE RISORSE UMANE
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche può contare su 8.082 unità, così suddivise:
- 4.319 ricercatori
- 2.643 tecnici
- 1.120 amministrativi
Con un costo complessivo di 355 milioni di euro contro i 340 del 2000.
Ma il CNR gioca un ruolo molto importante anche come polo di attrazione di risorse umane esterne, in quanto intorno all'Ente gravita una massa non trascurabile di formandi (dottorandi e borsisti) e di personale di altri enti e studenti universitari che raggiungono complessivamente la ragguardevole cifra di 6.175 unità, concentrate soprattutto nelle Scienze di Base (1.875) e nelle Scienze della Vita (1.907).
IL CNR E L'ATTIVITA' EXTRAMURALE
C'è da rilevare che il progressivo decremento dei fondi che provengono dallo Stato ha avuto un forte impatto su tutti i programmi delle attività di agenzia. Nel Piano Triennale presentato al Miur non sono previsti fondi per l'attività di ricerca extramurale e perciò almeno fino al 2003 la situazione appare statica. Più precisamente, già nel 2001, i fondi per i progetti finalizzati sono stati ridotti di circa il 10%, mentre appare più drastica la riduzione di fondi subita da parte dei progetti strategici. Riguardo all'attività di microagenzia il CNR si è visto costretto a congelare i programmi di agenzia 2000 e agenzia 2001.
Di seguito riportiamo i risultati scientifici conseguiti dai quattro Progetti Finalizzati ancora attivi.
Risultati raggiunti dai Progetti Finalizzati
Progetti
<
A
B
C
D
E
Materiali e dispositivi per l'elettronica dello stato solido 2
247
250
102
12
28
Materiali speciali per tecnologie avanzate 2
782
912
85
19
14
Biotecnologie
2.007
N.D.
19
19
2
Beni culturali
148
523
1004
33
0
Totale
<
3.184
1.685
1.210
83
44
A
= Pubblicazioni su riviste straniere.
B
= Pubblicazioni su riviste italiane; comunicazioni a congressi italiani o stranieri; articoli o capitoli su libri italiani o stranieri.
C
= "Oggetti" risultanti dall'attività di ricerca (es.: prototipi, manuali, programmi, software o qualunque altro "prodotto" trasferibile nell'applicazione pratica).
D
= Brevetti depositati.
E
= "Oggetti" effettivamente trasferiti nell'utilizzazione pratica
LA RIFORMA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Il CNR è stato riformato dal decreto legislativo n. 19 del 30 gennaio 1999. Nel 2000 sono stati emanati i sette regolamenti di attuazione del citato decreto ed è stato istituito l'organo collegiale per la valutazione ed il controllo strategico. Nel 2001 sono stati compiuti molti altri passi.
L'azione maggiore svolta in attuazione della riforma è la "fusione, trasformazione e soppressione" degli istituti e centri di ricerca del CNR. In passato tale rete consisteva in 314 unità territoriali. Dopo la riorganizzazione, la rete consiste di 108 istituti.
Per gli istituti così costituiti è stato svolto il reclutamento dei nuovi direttori attraverso un bando pubblicato anche su testate scientifiche internazionali; sono stati nominati i nuovi direttori.
La pianificazione triennale è un secondo punto cardine della riforma. È stata presentata al MIUR - Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca - la proposta di Piano triennale 2001-2003 e 2002-2004, ai sensi dell'articolo 6 del decreto di riordino, ed è in corso di predisposizione il Piano triennale 2003-2005.
Un'altra linea di azione è stata la costituzione del Comitato internazionale di valutazione per il CNR; tra i suoi membri vi sono note personalità scientifiche internazionali. Il Second Report 2002 di questo Comitato è stato pubblicato integralmente nel CNR Report 2002, relazione sulla attività svolta che è disponibile al pubblico.
Anche l'assunzione di personale è stato un momento importante della riforma. Hanno iniziato ad operare quasi tutti i vincitori dei concorsi (per complessivi 2.270 posti) banditi nel biennio 1999-2000.
Per la prima volta si è dato corso al processo di finanziamento della ricerca extramurale, presso università e imprese, focalizzando i finanziamenti su tematiche specifiche ed accettando le domande via rete; è stata sviluppata la valutazione ex ante dei progetti di ricerca attraverso la peer review, anche questa realizzata via rete. Tale attività di supporto alla comunità scientifica allargata, dopo un primo ciclo attivato nel 2000, è stata sospesa nel 2001 per la nota carenza di finanziamenti.
È stata effettuata una prima riforma della struttura organizzativa dell'amministrazione centrale, con la riduzione del numero dei dipartimenti.
È stato creato, e sta prendendo avvio, un nuovo sistema di contabilità che permetterà un migliore controllo di gestione ed il decentramento amministrativo a favore degli istituti.
Sono state attivate cinque nuove aziende in partnership con il privato, come spin-off di attività di ricerca. È questo un nuovo, particolare strumento previsto dalla riforma.
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