Comunicato stampa

GENETICA: L'ARCHIVIO DEI CEPPI MUTANTI DI TOPO SI AMPLIA GRAZIE A 9 MLD STANZIATI DALLA UE

11/06/2001

COMUNICATO N. 64/2001

 

GENETICA: L'ARCHIVIO DEI CEPPI MUTANTI DI TOPO

SI AMPLIA GRAZIE A 9 MLD STANZIATI DALL'UE

L'archivio europeo EMMA di Monterotondo a Roma, che ospita ceppi mutanti di topo per la ricerca sulle malattie e i farmaci, è destinato a una notevole espansione grazie al nuovo finanziamento dell'Unione Europea. Alla struttura, ospitata presso il Campus di ricerca "A. Buzzati-Traverso" del Consiglio Nazionale delle Ricerche, arriveranno 4,5 milioni di euro (9 miliardi di lire circa). Ad annunciarlo è stato il Prof. Glauco Tocchini-Valentini, coordinatore del Campus, nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi al CNR.

I topi mutanti vengono usati per riprodurre in laboratorio le condizioni che causano malattie di enorme rilevanza sociale tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle neurodegenerative. Questi animali geneticamente modificati permettono anche l'analisi in condizioni controllate dell'efficacia di nuovi farmaci.

 

 

L'archivio EMMA dei ceppi mutanti di topo, costituito da una rete europea di centri di ricerca e strutture di deposito, è destinato a subire una notevole sostanziale espansione grazie al nuovo finanziamento dell'Unione Europea, che destinerà 4,5 milioni di Euro (circa 9 miliardi di lire) al Consorzio Internazionale dello "European Mouse Mutant Archive" (EMMA) con sede centrale presso il Campus di ricerca "A. Buzzati-Traverso" del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Monterotondo Scalo (Roma).

Ad annunciarlo è stato il Prof. Glauco Tocchini Valentini nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi al CNR. I topi mutanti, ha spiegato Tocchini Valentini, sono diventati un modello chiave per la ricerca biomedica e la comunità scientifica europea è altamente competitiva a livello internazionale nella produzione e caratterizzazione di modelli di topo per lo studio di malattie genetiche. Tuttavia è impossibile, anche per i maggiori Istituti di ricerca nazionali, conservare e propagare tutti i ceppi disponibili. Risulta quindi fondamentale che tutti i mutanti creati siano conservati in una rete ben integrata di appropriate infrastrutture di deposito, dalle quali i ceppi richiesti possano essere facilmente resi disponibili a tutti i ricercatori. E questo è proprio l'obiettivo principale del Consorzio EMMA.

I topi condividono con gli uomini la maggior parte del proprio genoma con un numero molto simile di geni e ciò li rende un modello ottimale per gli studi sulla genomica e sulla salute umana. Negli ultimi decenni i topi sono stati usati per riprodurre in laboratorio le condizioni patologiche causa di un gran numero di malattie di enorme rilevanza sociale tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative. Progressi spettacolari sono stati compiuti sull'origine dell'eziologia del cancro del seno, sul recupero delle funzionalità cardiache post-infarto e sulle neuropatologie complesse quali il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la schizofrenia, etc.

Al tempo stesso questi modelli animali hanno permesso l'analisi in condizioni controllate dell'efficacia di nuovi farmaci, di potenziale impiego nella medicina umana. Con l'avvento della genetica e della genomica molecolare, l'uso dei topi è diventato ancora più importante per i ricercatori, dal momento che essi sono in grado di modificare a seconda delle necessità sperimentali la costituzione genetica dei diversi ceppi al fine di riprodurre le caratteristiche genotipiche e fenotipiche volute. Le nuove tecnologie biomediche permettono infatti agli scienziati di generare rapidamente diversi tipi di mutanti eliminando ad esempio geni specifici, trasferendo forme modificate dei geni stessi o introducendo nuovi geni di altre specie. Ulteriori perfezionamenti delle tecniche hanno anche permesso di produrre le diverse modificazioni geniche in età specifiche o in tessuti specifici degli animali mutanti. Commentando il nuovo finanziamento a Emma, il Commissario Europeo alla ricerca Philippe Busquin ha dichiarato che "la Commissione è assolutamente decisa a definire e rafforzare la capacità dell'Europa di realizzare infrastrutture al più alto livello nel campo della ricerca sulla salute umana. Insieme alla bioinformatica, infatti, i modelli animali costituiscono uno strumento essenziale per il progresso della biomedicina nell'era della post-genomica". Busquin ha poi sottolineato i positivi risultati dell'iniziativa "genomica per la salute umana", che a partire dal novembre 2000 ha permesso di assegnare 25 milioni di Euro per iniziative concrete a supporto della bioinformatica e della ricerca sui modelli animali.

 

 

Roma, 11 giugno 2001

 

 

 

 

La rete del Consorzio EMMA

 

 

Il Consorzio EMMA è costituito da una rete di centri che comprende le massime Istituzioni Nazionali della ricerca biomedica europea. Attualmente 7 Centri partecipano ad EMMA, ma altri se ne aggiungeranno nel prossimo futuro. Il nodo centrale della rete è costituito dallo stabulario di Monterotondo nel Campus "A. Buzzati-Traverso" dove il CNR ha ristrutturato e reso disponibili fin dall'aprile 1999, grazie anche al sostegno finanziario della Commissione Europea, oltre 1800 m2 di infrastrutture capaci di mantenere più di 40.000 campioni dei diversi ceppi mutanti.

Gli altri nodi attuali della rete EMMA comprendono il Centro CDTA del CNRS ad Orleans (Francia), il Mammalian Genetics Unit dello MRC ad Harwell (Regno Unito), la Unit for Embryo and Genetics presso il Karolinska Institute a Huddinge-Stoccolma (Svezia), l'Istituto Gulbenkian della Scienza ad Oeiras (Portogallo), l'Istituto per la Genetica Sperimentale-GSF a Neuherberg-Monaco (Germania). L'altro componente essenziale della rete EMMA è costituito dallo European Bioinformatics Institute dell'EMBL ad Hinxton (Regno Unito) che fornisce le proprie competenze altamente specializzate per la realizzazione dello "EMMA Resource Database", attraverso il quale gli utenti esterni potranno accedere simultaneamente, mediante rete Internet, a tutte le informazioni sui ceppi conservati negli archivi di EMMA, sulle loro caratteristiche genetiche e fisiologiche e sulle loro applicazioni nel campo biomedico e farmacologico (indirizzo Internet: http://www.emma.rm.cnr.it).



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