23/03/2001
COMUNICATO N. 28/2001
ASTROFISICA: PER LA MISSIONE ITALIANA 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
Mobilitazione degli scienziati internazionali per salvare BeppoSAX
"Non staccate la spina al satellite spaziale italiano"
BeppoSAX, il gioiello della tecnologia spaziale italiana in orbita intorno alla terra da circa 5 anni, rischia di fare l'ingloriosa fine della MIR, la stazione spaziale russa appena rientrata nell'atmosfera. Ad insidiare la sorte del nostro programma non è però il cattivo stato di salute, perché la comunità scientifica internazionale ne ha recentemente certificato l'efficienza e l'utilità, quanto piuttosto una banale vicenda di quattrini.
Lanciato nel 1996, BeppoSAX è frutto della collaborazione tra i principali esperti di astrofisica del Paese: in primo luogo l'Agenzia Spaziale Italiana, che ha finanziato e gestito il progetto sin dall'inizio, e poi il Consiglio Nazionale delle Ricerche (coinvolto con ben quattro Istituti), diverse università e alcuni partners internazionali, tra cui l'Olanda e l'ESA.
In questi anni BeppoSAX ha sondato l'universo nei raggi X alla caccia di buchi neri nella nostra galassia, di grandi esplosioni stellari e di galassie remote. Ma il fiore all'occhiello del satellite tricolore è l'ormai storica soluzione del mistero dei lampi gamma, che ha lasciato di stucco persino la Nasa: grazie a questa missione solo oggi sappiamo che i lampi gamma sono in realtà esplosioni stellari in galassie molto distanti e di luminosità così elevata da essere seconda solo a quella liberata dal Big Bang. Una scoperta classificata tra le prime 10 del 1997 e che è valsa agli scienziati che lavorano al programma il prestigioso premio della American Astronomical Society.
L'odissea di questo osservatorio è legata adesso ad una questione finanziaria, in quanto l'ASI non sembra in grado di assicurare le risorse economiche necessarie al prosieguo della missione. Per scongiurare questo pericolo, la comunità scientifica internazionale, guidata dal CNR, fortemente impegnato nella realizzazione e gestione del satellite - ha lanciato un appello a tutte le istituzioni competenti affinché BeppoSAX non finisca dal 30 aprile 2001 per girare a vuoto nello spazio.
Roma, 23 marzo 2001
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