Comunicato stampa

MISSIONE PIRAMIDE CNR

26/02/2002

MISSIONE PIRAMIDE CNR

Nell'Anno Internazionale delle Montagne

il COBAT andrà sull'Himalaya per recuperare le batterie esauste

del laboratorio osservatorio più alto del mondo

 

Un importante

incarico

Il COBAT (Consorzio obbligatorio per la raccolta e il riciclaggio delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi), festeggia il suo 10° compleanno con un'importante missione: recuperare le batterie esauste del laboratorio-osservatorio più alto al mondo, la Piramide CNR, installata a 5050 metri sul livello del mare, presso Lobuche nel parco di Sagarmatha nella Regione del Solo Kumbu.

Il Laboratorio Piramide utilizza grandi quantità di batterie che permettono di accumulare l'energia prodotta dal sistema fotovoltaico che fornisce l'alimentazione al centro.

Dopo più di dieci anni di attività gli accumulatori vecchi dovranno essere sostituiti e poiché contengono sostanze altamente inquinanti, come acido solforico e piombo, si è richiesta, quindi, la particolare expertise italiana del COBAT.

Il recupero delle batterie esauste sulla vetta del mondo

La spedizione, di alto valore simbolico sotto il duplice profilo etico e ambientale, è stata affidata ufficialmente al COBAT dal Comitato Italiano per l'"Anno Internazionale delle Montagne", proclamato dall'ONU per il 2002, e vede la partecipazione del Comitato Ev-K2-CNR e la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri.

La missione Piramide CNR partirà il 4 marzo da Milano e si concluderà il 26 marzo.

Il team e l'itinerario

della spedizione

Il team è formato da Giancarlo Morandi, Presidente del COBAT ed esperto scalatore, dal responsabile della logistica del Comitato Ev-K2-CNR, la guida Giampietro Verza, dai ricercatori del CNR, dai collaboratori del Consorzio, dagli operatori della carta stampata e della televisione, tutti accompagnati da guide Sherpa e portatori.

L'itinerario prevede le seguenti tappe: arrivo a Kathmandu, volo interno per Lukla (2800 m slm) ed inizio trekking passando da Phadking (2600 m slm) sino ad arrivare a Lobuche (5050 m slm) cioè alla Piramide.

Gli accumulatori liberati dall'acido solforico versato in appositi contenitori, verranno trasportati per tre giorni a dorso di yak (animali da soma nepalesi), in scatole di legno studiate appositamente, fino a Lukla dove poi saranno caricati in elicottero per Kathmandu per essere trasportati, via aerea, in Italia, dove verranno sottoposti al processo di smaltimento e riciclo.

 

 

 

Il Seminario Internazionale sulle Montagne di Kathmandu

In occasione di questo importante evento, il COBAT, parteciperà al Seminario Internazionale sulle Montagne, che si svolgerà a Kathmandu a cura dell'accademia delle scienze nepalesi, preparando una memoria sulla necessità di un bilancio ambientale del ciclo completo delle azioni da mettere in atto per la produzione di energia alternativa. L'ospite d'onore del convegno sarà il Re del Nepal.

Giancarlo Morandi:

"l'impegno del Cobat per l'ambiente

va dal mare alla montagna"

"Il nostro Consorzio ha raggiunto risultati che ci hanno posto all'attenzione internazionale come modello da seguire per il corretto smaltimento di rifiuti pericolosi, - spiega Giancarlo Morandi Presidente del COBAT - ma il Consorzio si distingue anche per l'ampiezza del suo raggio d'azione e per le numerose iniziative rivolte alla salvaguardia dell'ambiente.

Così dopo le Bandiere Blu delle soleggiate coste italiane sulle quali abbiamo posto i punti di raccolta per le batterie dei mezzi d'acqua, abbiamo sentito la necessità di assicurare anche alla montagna un'adeguata salvaguardia e lo abbiamo fatto cominciando da una cima simbolica".

Una leadership internazionale

Il COBAT, ente istituito dal Parlamento Italiano, ha raggiunto primati mondiali per le quantità assolute e percentuali nella raccolta e riciclaggio delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi.

Nel solo 2001 ha recuperato, quasi 183.000 tonnellate di batterie esauste toccando il tasso record del 96% rispetto alle batterie immesse al consumo.

Dal 1992, primo anno di sua piena operatività, il Consorzio Italiano ha raccolto e avviato al riciclaggio oltre un milione e mezzo di tonnellate di batterie esauste (pari a circa 130 milioni di pezzi.

Tale attività, svolta senza finalità di lucro, ha permesso il recupero di quasi 900.000 tonnellate di metallo piombo e di 65.000 tonnellate di polipropilene, mentre circa 320 milioni di litri di acido solforico sono stati neutralizzati.

 

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