Comunicato stampa

VULCANI, DAL VESUVIO UNA SORPRESA: NON ERUTTERA' LAVA

04/06/2002

Ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Osservatorio Vesuviano stanno analizzando da tre anni, attraverso segnali ultrasonori di emissione acustica, il comportamento del Vesuvio arrivando ad una sorprendente conclusione: alla base del vulcano non ci sarebbe magma ma solo fluidi endogeni caldi


In caso di risveglio del Vesuvio non si assisterebbe ad una eruzione di lava, come per l'Etna, ma ad una esplosione di gas e materiali piroclastici, così come avvenne nell'epoca pompeiana. A fare questa sorprendente rivelazione è un gruppo di ricercatori dell'Istituto di Acustica "O.M. Corbino" del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e dell'Osservatorio Vesuviano di Napoli, che da tre anni sta misurando il "respiro" del vulcano tramite segnali ultrasonori di emissione acustica (EA).

Secondo questi esperti, infatti, l'attività vulcanica del Vesuvio non sarebbe dovuta allo spostamento del magma, ma solo ed esclusivamente alla pressione di fluidi molto caldi, alimentati in parte da acqua marina riscaldata dalla fonte endogena: "Il nostro studio - spiega Gabriele Paparo, che assieme a Giovanni Gregori ha osservato per il CNR il Vesuvio - si è basato sull'utilizzazione di segnali ultrasonori, registrati da una stazione di monitoraggio posta a 400 metri dal cratere, che ci ha permesso di osservare fenomeni di "gonfiamento" e "sgonfiamento" riferibili alla pressione di fluidi caldi endogeni. Nel caso invece di movimenti di grandi quantità di roccia fusa sotto il vulcano, le nostre apparecchiature avrebbero dovuto sicuramente registrare segnali ultrasonori ben diversi da quelli da noi osservati".

Come spiegare allora la deformazione del suolo? "Il fenomeno - sottolinea Ugo Coppa, dell'Osservatorio Vesuviano - è riconducibile a contrazioni o espansioni termiche, fluttuazioni delle maree o pressioni endogene da fluido di acqua o gas". Tale pressione rientra comunque a pieno titolo tra le cause certe dell'attività vulcanica, evidenziata proprio dagli strumenti ultrasonori di emissione acustica: "Va fatto chiaramente presente - concludono i ricercatori del CNR e dell'Osservatorio Vesuviano - che la presumibile assenza di magma sotto il Vesuvio non ne riduce affatto il rischio potenziale connesso a questo tipo di vulcanesimo".


Roma, 4 giugno 2002


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Ugo Coppa 081-6108310


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