18/10/2002
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha promosso il 21 e 22 ottobre 2002 un Seminario internazionale dedicato al problema della mobilità e agli intralci che ancora ostacolano il movimento delle persone. L'Italia si distingue a livello di progettazione ma è ancora molto in ritardo sul piano pratico
L'Italia è all'avanguardia nella progettazione di soluzioni al problema delle barriere architettoniche ma resta ancora molto carente sul piano pratico. A fare il punto sul tema della mobilità dei cittadini è un Seminario internazionale promosso a Roma (21 e 22 ottobre 2002, p.le Aldo Moro, 7) dall'Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con la partecipazione di numerosi membri del Working Group 84 del CIB (Consèil International du Batiment) - il gruppo che si occupa di studiare, progettare e costruire ambienti non disabilitanti - provenienti da Stati Uniti, Giappone, Korea e diversi paesi europei.
"Il tema dell'accessibilità è molto cambiato in questi ultimi anni - spiega Annalisa Morini del dell'ITC-CNR - grazie al passaggio dalla definizione di barriera architettonica a quello molto più ampio di intralcio alla mobilità o, come dicono all'estero, di Universal Design, la progettazione per tutti: un termine che comprende qualunque difficoltà o disagio alla mobilità delle persone".
L'indicazione da seguire nella progettazione degli ambienti è quindi quella di tenere conto delle esigenze di tutti. Un principio che comincia lentamente a farsi largo anche da noi, dove spiccano alcuni esempi che verranno presentati proprio a Roma: è il caso dell'accessibilità ai siti archeologici, che implica la possibilità di 'visitare' alcuni ambienti chiusi fisicamente, come i nuovi scavi dell'area archeologica di Pompei, affinché non si deteriorino o del Museo del Tessile, inaugurato quest'anno a Busto Arsizio, in cui il visitatore può farsi un'idea della storia del tessuto anche se non vedente o con altri problemi, perché si è cercato di realizzare un ambiente 'fruibile' per tutte le esigenze.
"Col passare degli anni - conclude la ricercatrice del CNR - abbiamo finalmente abbandonato il concetto di persona disabile per abbracciare quello di ambiente non abile o non idoneo, la premessa indispensabile per arrivare all'accessibilità globale in qualunque ambito della nostra vita, come dimostra il progetto universale adottato per lo stadio della Coppa del Mondo di Seoul, in cui si è tenuto conto anche delle differenze linguistiche, mentali e culturali degli spettatori".
Roma, 18 ottobre 2002
Per ulteriori informazioni su:
Inclusive Design and Mobility Response in indoor/outdoor , Public Buildings and Facilities
21-22 ottobre 2002 CNR, P.le Aldo Moro 7, Rome (ArangioRuiz conference hall)
Annalisa Morini: 0686090502 338 9658130
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