Press release

I monumenti si ammalano di cancro

01/12/2004

Piogge acide, inquinamento atmosferico, traffico veicolare, cambiamenti climatici sono i nuovi nemici dei monumenti in bronzo che ornano le città storiche. Da qui il problema di sostituire con copie i capolavori esposti all’aperto. Cosa si può fare per proteggerli, evitando di rinchiuderli nei musei? A che punto è la ricerca sui metodi e i materiali protettivi utili alla loro conservazione? A queste domande risponderanno esperti provenienti da tutta Europa nel Workshop: "Conservazione dei monumenti in bronzo all’aperto: esperienze a confronto", che si terrà a Genova dal 2 al 4 dicembre presso l’Auditorium dei Musei di Strada Nuova, organizzato dall’Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr, dall’amministrazione della città ligure e dal Ministero per i beni e le attività culturali.

"L’obiettivo" spiega Paola Letardi dell’Ismar-Cnr "è quello di offrire un momento di sintesi delle diverse esperienze maturate e delle conoscenze acquisite su questo tema, favorendo l’integrazione delle diverse competenze".

I lavori sono articolati su tre giornate: la prima è dedicata agli aspetti legislativi e di carattere storico artistico; la seconda illustra le tecnologie e i nuovi metodi disponibili per la diagnostica, la pulizia e la manutenzione necessarie in qualsiasi intervento di restauro. Nella terza giornata si farà il punto sullo stato della ricerca a livello europeo. "Dal confronto" aggiunge Letardi "verranno redatte delle linee guida, a tutt’oggi mancanti, sui criteri per la conservazione e la manutenzione delle opere in bronzo all’aperto".

Durante il Workshop saranno presi in esame alcuni monumenti di spicco "affetti da cancro", ossia colpiti da corrosione localizzata e ricorrente e dai vari fenomeni che alterano l’aspetto originale e impediscono l’adeguata fruizione del bene culturale.

Per informazioni:
Paola Letardi
Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr, Genova
paola.letardi@ismar.cnr.it
010/6475434

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Marco Ferrazzoli
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