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Seminario 'Echi delle Alpi. Innovazione e turismo verso le Olimpiadi'

25/10/2019

Locandina
Locandina

Il 25 ottobre, nella cornice della Sala Aurora di Palazzo Trentini, sede del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, si è svolto il seminario 'Echi delle Alpi. Innovazione e turismo verso le Olimpiadi', organizzato dal think tank 'Il Nodo di Gordio' e dal Centro studi Vox Populi, con il patrocinio del Cnr e di numerose istituzioni nazionali e locali.

Si è trattato di un confronto tra gli amministratori e gli operatori economici e culturali dei territori interessati all’evento olimpico invernale che nel 2026 avrà come baricentro Milano e Cortina, ma che interesserà – per lo svolgimento di molte gare di varie discipline – anche il Trentino Alto Adige.

Le Olimpiadi invernali rappresentano un appuntamento che - a scadenza regolare - coinvolge il mondo sportivo a livello planetario. Tali eventi possono tuttavia costituire anche l’occasione per riflettere su argomenti e problematiche solo in parte connessi con l’attività sportiva, o che ne costituiscono lo sfondo, il contesto, uno o più effetti. Un elemento comune alla celebrazione dei Giochi invernali è sempre e comunque il loro svolgimento in territori e in contesti culturali caratterizzati dalla montagna. Gli eventi olimpici sono perciò 'naturalmente' e inscindibilmente legati a tutte le problematiche connesse alla vita e allo sviluppo degli ambienti montani. Questo legame si riverbera sulla nostra capacità di leggere questi eventi in prospettiva storica, a cominciare dall’analisi e dalla critica delle fonti disponibili e delle opportunità che possono presentarsi.

Gli ambienti montani, e la loro essenza di 'luogo del limite', hanno sempre contribuito a forgiare regole civili, esistenziali ed etiche, il bagaglio di esperienze e sapienziale delle società che la abitano. I saperi plasmati dalle necessità della sopravvivenza in montagna dovrebbero essere il primo termine di paragone nello stabilire i lineamenti e i limiti dello sfruttamento della montagna. Nel contempo, il superamento del concetto di limite dovrebbe fornire contributi decisivi per una rinascita culturale, ambientale e produttiva di queste terre, intrecciando tradizione e innovazione, ma soprattutto coniugando la verticalità del territorio con l’orizzontalità delle relazioni umane e sociali.

Le Olimpiadi rappresentano una enorme scommessa per i luoghi che le ospitano, che non va perduta, facendo tesoro anche degli errori del passato. A livello politico e culturale, anche nell’ottica di una nuova considerazione dell’arco alpino come spina dorsale dell’Europa, area di cerniera tra mondo mitteleuropeo e bacino mediterraneo, ma anche territorio omogeneo che stabilisce un asse e un’occasione di raccordo tra est e ovest.

Tra gli molti relatori intervenuti, anche alcune significative presenze istituzionali, quali Toma Kunstelj, ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, Stefano Bruno Galli, assessore alla cultura e all’autonomia della Regione Lombardia, Riccardo Migliori, presidente emerito Assemblea parlamentare dell’Osce.

Per informazioni:
Maurizio Gentilini
CNR DSU
p.le Aldo Moro 7 - 00185 Roma
maurizio.gentilini@cnr.it
0649932679

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