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Il futuro della radio a 80 anni dalla morte di Guglielmo Marconi

15/12/2017

Pio XI e Guglielmo Marconi
Pio XI e Guglielmo Marconi

Si è svolto oggi, nell’Ambasciata d’Italia istituita presso la Santa Sede, il convegno "Interferenze: il futuro della radio nell’ambiente digitale a 80 anni dalla morte di Guglielmo Marconi". 

L'evento, organizzato dalla Segreteria per la Comunicazione del Vaticano nell'ambito delle celebrazioni a 80 anni dalla scomparsa di Marconi, era incentrato sull’attualità della radio nell’ambiente digitale contemporaneo, ripercorrendo anche il profondo legame tra lo scienziato inventore e la comunicazione vaticana.

Tra i relatori che hanno ripercorso l’evoluzione della radio come strumento di comunicazione fino ai giorni, Enrico Menduni (Università Roma Tre), uno dei massimi studiosi di radio in Italia, e Raffaella Perin (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), autrice del libro "La Radio del Papa: propaganda e diplomazia nella Seconda Guerra Mondiale". Ad essi sono seguiti gli interventi di Gerardo Greco (direttore del Giornale Radio Rai e di Radio1), Pierluigi Diaco (giornalista), Paolo Salvaderi (amministratore delegato di RadioMediaset), Fabio Volo (conduttore radiofonico per Radio DeeJay) e Riccardo Cucchi (giornalista, voce di "Tutto il calcio minuto per minuto"), moderati da Laura De Luca (Radio Vaticana Italia). 

Ad arricchire il convegno, un breve percorso storico incentrato sull’opera di Marconi in Vaticano, con foto e cimeli come il celebre microfono utilizzato da Pio XI il 12 febbraio 1931 per il primo radiomessaggio diffuso in occasione dell’inaugurazione della Radio Vaticana, e il verbale originale del 'Direttorio' che il Cnr tenne 'd'urgenza' il 22 luglio 1937, a pochi giorni dalla scomparsa dell'allora presidente dell'Ente. 

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