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Premio Sif-Farmaindustria alla giovane ricercatrice dell'Istituto di neuroscienze Marta Busnelli

25/10/2017

Cerimonia consegna premi Sif-Farmaindustria
Cerimonia consegna premi Sif-Farmaindustria

In occasione del 38esimo congresso nazionale della Sif, Societa’ italiana di farmacologia, che si è tenuto a Rimini dal 25 al 28 ottobre, il presidente uscente di Sif,  Giorgio Cantelli Forti, e il componente di giunta e presidente del gruppo Vaccini di Farmindustria, Massimo Visentin, hanno premiato 10 giovani ricercatori dell’accademia e di altri enti di ricerca con un assegno da 5 mila euro. Questi premi sono stati istituiti nel 2000 nell’ambito della collaborazione tra Sif e Farmaindustria con l’obiettivo di  incentivare la ricerca scientifica e rafforzare il legame tra Università ed imprese. “Questo riconoscimento è andato a giovani che con il loro studi hanno dimostrato idee innovative, grande impegno e soprattutto capacità di superare gli ostacoli perché la ricerca ha bisogno del loro entusiasmo e della loro volontà”, spiegano gli organizzatori “puntare sui giovani significa infatti puntare sul futuro”.

Tra i vincitori c’è Marta Busnelli, ricercatrice  dell’Istituto di neuroscienze (In-Cnr), che si è distinta per la sua ricerca per lo sviluppo di nuove molecole farmacologiche per il trattamento dei deficit nelle relazioni socio-emotive che caratterizzano alcune patologie del neurosviluppo come l’autismo e alcune malattie psichiatriche, come la schizofrenia.

“Da diversi anni, nel laboratorio di Bice Chini a Milano, mi occupo di studiare l’ossitocina e i suoi bersagli biologici, con particolare interesse verso i suoi effetti neurobiologici e le sue potenzialità in ambito terapeutico",  spiega la ricercatrice “l’ossitocina infatti è un piccolo ormone peptidico prodotto nel nostro cervello che partecipa alla regolazione dei processi di riconoscimento sociale, alla formazione dei legami di coppia e tra madre e bambino; inoltre, facilita la fiducia tra le persone, l’empatia e aumenta la generosità e viene quindi considerato un ormone pro-sociale.  Per questo motivo, al momento esistono diversi studi clinici in cui si valuta l’efficacia  di un trattamento con ossitocina nel favorire i comportamenti sociali, ma anche nel migliorare gli stati d’ansia e depressione".  

L’idea della nostra ricerca, pubblicata su Journal Medicinal Chemistry, è stata quella di sviluppare nuove molecole derivate dall’ossitocina attive su specifici target cellulari cerebrali, altamente selettive e potenti. Grazie ai nostri studi abbiamo identificato due molecole in grado di legare in maniera specifica i recettori dell’ossitocina in forma dimerica e capaci di indurre una risposta a dosi centinaia di volte inferiori rispetto a quelle che si sarebbero usate per ottenere il medesimo effetto con l’ossitocina. Queste molecole sono potenzialmente in grado di agire su sintomi specifici, come i difetti nella sfera sociale, caratteristici del disturbo dello spettro autistico e della schizofrenia, consentendone la cura o il miglioramento”.

 

Per un approfondimento:

 “Design and Characterization of Superpotent Bivalent Ligands Targeting Oxytocin Receptor Dimers via a Channel-Like Structure". Busnelli M, Kleinau G, Muttenthaler M, Stoev S, Manning M, Bibic L, Howell LA, McCormick PJ, Di Lascio S, Braida D, Sala M, Rovati GE, Bellini T, Chini B. J Med Chem. 2016 ;59(15):7152-66. doi: 10.1021/acs.jmedchem.6b00564

 

Per informazioni:
Marta Busnelli
Cnr-Istituto di neuroscienze
Via Vanvitelli 32 - 20129 Milano
02 50316957