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La vitalità digitale delle lingue minoritarie su Internet

25/07/2017

Il progetto Digital language diversity -www.dldp.eu-, sponsorizzato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Erasmus+, ha appena pubblicato i risultati di un'indagine sulle aspettative e i desideri dei parlanti di quattro lingue minoritarie d’Europa (Basco, Bretone, Sardo e Kareliano) in merito allo sviluppo digitale della loro lingua.

Il progetto è coordinato da Claudia Soria dell'Istituto di linguistica computazionale del Cnr di Pisa e vuole investigare la vitalità digitale delle lingue minoritarie con lo scopo di promuoverne presenza, uso e sviluppo su Internet, aspetti che sono determinanti per la loro sopravvivenza in un mondo digitale monopolizzato da poche lingue.

Il progetto ha come partners l'European language equality network (Elen), l'Università di Mainz, la fondazione Elhuyar nei Paesi Baschi e la Karelian Language Society in Finlandia.

L'indagine, condotta via Internet rivolta ai parlanti di Basco, Bretone, Sardo e Kareliano, ha permesso di raccogliere e successivamente analizzare le risposte di 2000 parlanti a 48 domande in merito ad esempio alla frequenza d'uso delle lingue minoritarie sui social networks e alla necessità di avere servizi digitali nella lingua minoritaria parlata.

Tra i risultati più interessanti emersi dall'indagine:
- i parlanti delle lingue minoritarie hanno un forte desiderio di usare la loro lingua digitalmente, a tutti i livelli e per tutti gli scopi, sia nella comunicazione con le istituzioni che nelle attività ludiche
- i social media hanno un potenziale enorme come strumento per guidare la revitalizzazione linguistica, ma per ora la mancanza di azioni coordinate porta a sottostimarne l'utilità
- le lingue minoritarie devono essere supportate, motivando i parlanti alla produzione di contenuto digitale e promuovendo a vari livelli la figura dell'attivista digitale
- c'è bisogno di supporto strutturale da parte delle istituzioni perché lo sviluppo digitale non può essere affidato solo alla buona volontà degli attivisti.

Al di là degli aspetti quantitativi illustrati in quattro reports, dall' indagine emerge quanto i parlanti siano ben consapevoli dell’importanza che lo sviluppo digitale potrà avere per il futuro e la sopravvivenza della lingua e sognano un mondo digitale più inclusivo.

Per informazioni:
Claudia Soria
CNR - Istituto di linguistica computazionale 'Antonio Zampolli'
viale Moruzzi 1, 56124 Pisa
claudia.soria@ilc.cnr.it
0503153166

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