News

Robot marini e droni per il campionamento dei mari glaciali

23/06/2017

 Robot e droni al lavoro presso il ghiacciaio Kronebreen
Robot e droni al lavoro presso il ghiacciaio Kronebreen

E’ in corso fino al 26 giugno alle Isole Svalbard la spedizione artica organizzata dall’Istituto di studio sui sistemi intelligenti e l'automazione (Issia-Cnr) relativa al progetto ‘Uvass – unmanned vehicles for autnomous sensing and sampling’, volta a testare l’impiego di robot marini per il campionamento di aria e acqua in ambienti estremi.

La spedizione, intrapresa lo scorso 13 giugno e coordinata da Gabriele Bruzzone (Issia-Cnr) consentirà di mettere alla prova diverse tipologie di veicoli marini sviluppati dal gruppo di ricerca ‘Field and Interaction robotics’ dell’Issia-Cnr – Unità di Genova nel corso di un’attività di ricerca ventennale, alcuni dei quali sono già stati impiegati con successo in aree polari. 

La campagna 2017  è orientata in particolare a testare ‘Proteus’, ultimo nato tra i veicoli robotici marini: Proteus sarà impiegato per attività di campionamento di aria, acqua e ghiaccio in zone particolarmente difficili e pericolose da raggiungere per l’uomo, come il ghiacciaio Kronebreen, nel Kongsfjord, un'area che per motivi di sicurezza è interdetta alla navigazione. Obiettivo ultimo è raccogliere dati utili a migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici che avvengono nelle zone polari, soprattutto in riferimento al problema del progressivo scioglimento dei ghiacci: monitorare costantemente i processi cimatici della regione Artica è, infatti, un aspetto cruciale per individuare le migliori strategie di contenimento del fenomeno anche su scala globale.

Proteus sarà coadiuvato da due droni utilizzati per scopi differenti: ‘Otto’ -drone ‘octocopter’ che permette simultaneamente di acquisire materiale foto/video delle aree sorvolate e di rilevare parametri ambientali come l’umidità, la temperatura,la qualità dell’aria- e ‘Splash’, impiegato per acquisire materiale fotografico e video di documentazione della spedizione. 

La spedizione è organizzata in collaborazione con l'Università della Tuscia e altri Istituti di ricerca della rete Cnr: Istituto per l'ambiente marino-costiero (Iamc), Istituto di scienze marine (Ismar), Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) e Istituto di biometorologia (Ibimet).

Vedi anche:

Immagini: