29/05/2017
E' stato presentato a Napoli, venerdì 26 maggio, il progetto internazionale ‘Innovazione nella società: percorsi formativi e valorizzazione del capitale umano in Sudan’ (INSO). Il progetto, di cui l’Iriss-Cnr è capofila, beneficia del finanziamento del Ministero dell’Interno nell’ambito del bando ‘Collaborazioni internazionali e cooperazione ed assistenza ai Paesi terzi in materia di immigrazione ed asilo’, che mira ad affrontare le cause profonde delle migrazioni. Obiettivo generale del progetto è promuovere lo sviluppo socio-economico del Sudan, che ha un ruolo strategico per i flussi migratori, data la sua posizione ‘di frontiera’ nei confronti del mondo arabo e dell’Africa non mediterranea, contribuendo a potenziare l’acquisizione di competenze, la crescita professionale dell’individuo.
"Il progetto INSO assume un valore particolarmente rilevante anche nel contesto della ricerca italiana in quanto tenta di incidere sulle cause dirette delle migrazione nei Paesi Terzi e sull’efficacia delle politiche migratorie. Esso, infine, intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi definiti nell’ambito della ‘Terza Missione’ dell’Ente per lo sviluppo strategico del sistema della ricerca e dell’innovazione italiana", ha spiegato Alfonso Morvillo, direttore dell'Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Cnr di Napoli.
Il progetto è in linea con il ‘Regional development and protection programme for North Africa’ (Rdpp NA) per la protezione dei migranti e dei rifugiati e per la promozione dello sviluppo socio-economico di alcuni Paesi dell’Africa settentrionale, quali aree di origine, di transito e di destinazione dei flussi. L’Italia ha assunto la leadership del Consorzio dei 14 Stati membri dell’UE che hanno aderito alla realizzazione del Rdpp NA, gestito dal Ministero dell’Interno italiano e finanziato per il 2015 dalla Commissione UE–DG Home.
INSO, inoltre, contribuisce a rafforzare la formazione universitaria quale fattore cruciale del cambiamento demografico in una società in transizione e il suo contributo appare potenzialmente più significativo in considerazione della cessazione delle limitazioni economiche, commerciali e finanziarie annunciate recentemente.
I diversi percorsi formativi in cui si articola il progetto sono rivolti a circa 150 partecipanti tra studenti delle università sudanesi, professori universitari e funzionari del Ministero dell’Educazione Superiore e della Ricerca Scientifica del Sudan.
Il progetto viene svolto in partenariato con il Centro servizio di Ateneo per l’apprendimento permanente (Cap) dell’Università di Bari, il Comboni College of Science and Technology (CCST) a Khartoum e il Ministero dell’educazione superiore e della ricerca scientifica della Repubblica del Sudan (Mohe); hanno inoltre concesso il proprio patrocinio l’Ambasciata d’Italia a Khartoum (Sudan) e l’Ambasciata della Repubblica del Sudan a Roma.
Per informazioni:
Sabrina Greco
Cnr - Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo
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081/2470941
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