News

Due giorni Artici al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale

14/10/2016

I lavori presso la Sala Conferenze Internazionali del MAECI
I lavori presso la Sala Conferenze Internazionali del MAECI

Si è tenuta lunedì 10 ottobre, nella Sala Conferenze Internazionali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), la conferenza dal titolo "Il Consiglio Artico e la prospettiva italiana -Il ventesimo anniversario della Dichiarazione di Ottawa" che ha istituito il Consiglio Artico.

Organizzata dal Ministero degli affari esteri con il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto affari internazionali e dalla Società italiana (IAI) per l’organizzazione internazionale (SIOI), la Conferenza ha voluto fare il punto sul percorso che in questi 20 anni l'idea di un organismo che promovesse le questioni e problematiche artiche ha fatto, e sui risultati raggiunti in ambito politico, scientifico e di sviluppo economico.

Dopo un saluto ai partecipanti del Segretario generale del MAECI, Elisabetta Belloni, ha preso la parola il Sottosegretario Benedetto Della Vedova, che ha presentato i tre panel su cui era articolata la conferenza:

-          Governance and Geostrategic Priorities in the Arctic, moderata dall’On.le Franco Frattini, Presidente SIOI;

-          Science and Protection of the Arctic Environment moderata dal Dott. Enrico Brugnoli, Direttore del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr (Dta-Cnr);

-          Economic Dimension and Innovation in the Management of the Arctic and its Resources moderata dal Dott. Giampiero Gramaglia dell’IAI.

Il giorno successivo,11 ottobre, i lavori sono proseguiti con il convegno di presentazione dei risultati finali del Progetto Premiale Arca (ARctic: present Climatic change and pAst extreme events) finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) che ha visto coinvolti, oltre al Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità di coordinatore, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

L'Artico si sta riscaldando più rapidamente di qualsiasi altro luogo sulla Terra, e questo si traduce in un altrettanto rapido cambiamento ambientale. Negli ultimi anni in particolare appare evidente un’accelerazione dei cambiamenti, al punto che la possibilità che si ripetano eventi estremi non è più un’ipotesi remota.

Il progetto, concepito con lo scopo di comprendere meglio i meccanismi che regolano la fusione della calotta polare artica e il flusso di acqua di fusione glaciale negli oceani quali importanti fattori in grado di influenzare i cambiamenti climatici, ha dato risultati importanti per la piena comprensione del sistema climatico e delle forzanti che lo guidano, comprensione che è condizione essenziale per poter prevedere realistici scenari a breve-medio termine.

La Conferenza ha permesso di mettere in evidenza alcuni dei principali risultati raggiunti e inquadrare le attività nell'ambito del contesto e delle prospettive di ricerca Europee e internazionali. In particolare l'intervento dell'Ambasciatore Brzezinski ha permesso di raccogliere informazioni sui risultati raggiunti e le priorità definite durante l'Arctic Ministerial Conference organizzata dalla presidenza americana del Consiglio Artico a Washington lo scorso 28 settembre alla quale ha partecipato una delegazione italiana composta dall’On.le Stefania Giannini, Ministro per l’istruzione, l'università e la ricerca, dal Prof. Massimo Inguscio, Presidente del Cnr e dal Dott. Enrico Brugnoli, Direttore del Dta-Cnr. Il dibattito finale ha consentito di discutere le prospettive di una continuazione della collaborazione e delle comuni attività di ricerca anche dopo la conclusione del progetto ARCA.

Per informazioni:
Roberto Bellucci
DTA - CNR

Immagini: