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Uso improprio dei permessi Legge 104

03/10/2016

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Utilizzare i permessi Legge 104 non per assistere il familiare disabile, ma per attendere ad altre attività, anche di carattere personale, può portare al licenziamento disciplinare.

È questo l’orientamento offerto dalla recente sentenza della Corte di cassazione del 13 settembre 2016, n. 17968, secondo cui ai fini della valutazione della gravità della condotta, tanto da giustificare la sanzione del licenziamento, rileva il carattere sistematico e la preordinazione con cui vengono utilizzati impropriamente i permessi. Nella fattispecie, il dipendente impiegava i permessi per frequentare le lezioni universitarie di un corso di laurea anziché per accudire il familiare disabile in situazione di gravità.

Infine, precisa la Corte, a nulla rileva che il dipendente nelle giornate in cui fruiva dei permessi si dedicava ad accudire il familiare disabile in orario serale, al termine delle lezioni, poiché, secondo la ratio dell’art. 33 L. 104/92, per una fruizione corretta del permesso l’assistenza al disabile in situazione di gravità deve essere prestata durante l’assenza dal lavoro.

A cura dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari – DCGRU.

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