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Al via SaPeVo, progetto di formazione per mitigare il rischio vulcanico in El Salvador

04/06/2016

da sinistra: Samuele Agostini, Antonio Caprai, Elpiniki Pomoni, Antonello Provenzale
da sinistra: Samuele Agostini, Antonio Caprai, Elpiniki Pomoni, Antonello Provenzale

Tra le numerose pericolosità naturali di cui soffre El Salvador, quella vulcanica è una delle principali: spesso eleva il livello di rischio di alcuni territori a livelli difficilmente gestibili, specie quando accompagnata da sismicità, instabilità dei versanti, sino a tsunami. Data la struttura geologica del territorio centroamericano, tali fenomeni si ripetono con frequenza e intensità tali da produrre disastri con ingenti perdite economiche e, spesso, di vite umane.

E’ a partire da questo contesto che l’Istituto di geoscienze e georisorse (Igg) del Cnr, in collaborazione con la Sapienza Università di Roma e gli atenei di Firenze e Palermo, ha avviato il progetto di formazione ‘SaPeVo’ (El Salvador Mitigar Peligrosidad Volcanica), destinato ad approfondire la preparazione di 85 studenti della Università di El Salvador (Ues) che già svolgono attività nel settore.

Il progetto, approvato e finanziato dalla Cooperazione Italiana, prevede la realizzazione di corsi specifici di formazione presso la UES (con collaborazioni istituzionali salvadoregne) su una valutazione preliminare della pericolosità dei vulcani San Miguel, San Salvador e Santa Ana, attraverso l’analisi geologica, geofisica e geochimica, applicando i metodi di raccolta dei campioni e delle analisi in situ. I dati verranno, quindi, trattati per l’elaborazione di scenari di rischio, calibrati per le attività di prevenzione e gestione dell’emergenza, con il supporto del miglioramento della resilienza delle popolazioni con un piano mirato alla psicologia dei disastri.

Due le tipologie di corsi previsti -‘Mitigazione del pericolo vulcanico’ e ‘Psicologia dell'emergenza’- per un totale di 85 studenti coinvolti, dalle facoltà di Ingegneria e Architettura (capofila), Agronomia, Scienze Naturali e Matematica, Scienze Umanistiche, Medicina. La realizzazione del progetto da un lato aiuterà a definire parametri geochimici e/o geofisici che portino a valutare la possibilità che si verifichi un evento naturale disastroso di tipo vulcanico; dall’altro punterà sul supporto psicologico prima e dopo un evento disastroso per aiutare le popolazioni ad affrontare meglio le problematiche presenti in questi casi: il progetto permetterà infatti di creare due gruppi di specialisti nelle due aree, la cui interazione porterà a coprire interamente lo spettro della prevenzione e mitigazione.

‘SaPeVo’ avrà la durata complessiva di otto mesi, inclusivi delle tesi finali, per un valore totale di 386.000 euro, parte dei quali coperti da un contributo DGCS-MAECI (235.000 euro, pari al 60,98% del totale), cui si aggiunge la compartecipazione degli enti realizzatori, pari a 161.000 euro (40,70%).

“Le istituzioni salvadoregne, accademiche (UES) e governative (MARN e Protezione Civile), hanno negli ultimi anni mostrato interesse alla collaborazione internazionale per cercare le migliori soluzioni per far fronte alle pericolosità naturali, in termini di conoscenza e analisi, e resilienza: a partire da tali premesse, accertata una strategia comune tra  Igg-Cnr e le Università italiane coinvolte, si assicura l’assoluta coerenza e continuità del progetto con quanto sinora realizzato, oltre che con le attività attualmente in corso di realizzazione”, afferma il coordinatore generale del progetto Antonio Caprai (Igg-Cnr).

“Il progetto tiene conto anche dell’importanza dell’approccio socio-psicologico per il sostegno alle popolazioni a rischio di disastri naturali, anche come strumento fondamentale di supporto nell’azione di prevenzione”, aggiunge Elpiniki Pomoni, coordinatrice dell’area psicosociale. “Al riguardo, si prevede di sviluppare attività concernenti l’impatto della pericolosità naturale sulla psicologia delle popolazioni. I disastri causano la distruzione su larga scala delle infrastrutture e delle risorse economiche insieme alla perdita di vite umane: le comunità locali spesso non sono in grado di affrontare l'emergenza da sole. Questi problemi sono di primaria importanza per il trauma e la sofferenza che può essere causato dagli eventi naturali. La povertà che spesso caratterizza le popolazioni colpite da calamità naturali è accompagnata, sovente, dalla mancanza delle informazioni necessarie che possano servire quale misura di prevenzione dell'evento naturale. Alle popolazioni più povere talvolta sembra normale accettare l’evento come ‘il destino’, e questo produce conseguenze sui rapporti fra le persone e i rapporti con le istituzioni. Gli episodi disastrosi si inseriscono in una fitta rete di rapporti umani: in un sistema sociale organizzato le risposte alla crisi sono funzione della “cultura dell’emergenza” propria del sistema colpito. Più, dunque, un sistema è organizzato e formato meglio riesce ad affrontare con successo un disastro”.

L’intervento italiano sarà in particolare mirato alla qualificazione di personale nell’ambito della valutazione della pericolosità vulcanica, realizzata su due linee parallele: a) corsi in laboratorio e sul campo al fine di essere in grado di utilizzare metodi e strumenti di analisi e monitoraggio geologico, geofisico e geochimico, realizzando anche un piano di elaborazione e trasmissione dati, e imparando a costruire e migliorare mappe di scenario; b) corsi in laboratorio e sul campo per applicare i più attuali metodi della psicologia dei disastri nell’ottica di migliorare la resilienza delle popolazioni che vivono nelle aree a rischio.

La multidisciplinarietà del progetto lo rende complesso, determinandone un largo impatto verso la società civile nella sua totalità, coinvolgendo enti di ricerca, università, strutture pubbliche e popolazione. ‘SaPeVo’, infatti, sarà articolato in diverse linee tematiche, suddivise in settori di responsabilità: 

- Task 1: Attività di formazione moduli 1 e 2 la responsabilità applicativa sarà a carico del CNR-IGG.

- Task 2: Formazione in valutazione preliminare della pericolosità vulcanica nei siti di San Miguel, San Salvador e Santa Ana, e applicazioni. La responsabilità tecnico-scientifica e applicativo-pratica sarà a carico dell’Università di Palermo.

- Task 3: Attività di formazione professionale sulla raccolta, trasmissione ed analisi dei dati di monitoraggio e la gestione di reti, la cui responsabilità scientifica sarà a carico di CNR e UNIFI.

- Task 4: Attività di formazione professionale sull’analisi dei dati di monitoraggio geochimico, la cui responsabilità scientifica sarà a carico di UNIFI.

- Task 5: Attività di formazione nel settore del sostegno psicologico, la cui responsabilità scientifica sarà a carico del CNR-IGG e di UNIRM.

Tutte le attività saranno concordate fra i partner e coordinate dall’ente responsabile.

Gli studenti e tecnici formati sulla psicologia dell’emergenza dovranno essere in grado di progettare una strategia preliminare di comunicazione e di supporto psicologico alle popolazioni, sia prima che dopo il disastro naturale.

Con questo progetto si intende, inoltre, rafforzare la costante presenza italiana in America Centrale attraverso rapporti bilaterali con la UES e tutti i dipartimenti coinvolti e tutte quelle strutture ministeriali che si occupano delle tematiche presenti in questo programma di lavoro che, con il coordinamento scientifico italiano, proseguiranno attività di ricerca e di studio dei fenomeni naturali sopra esposti. I corsi di formazione in questi settori sono fondamentali per valutare una strategia tesa alla mitigazione dei rischi naturali. La durata prevista del progetto è di un anno.

Coordinatore generale del progetto: Antonio Caprai

Coordinatrice area psicosociale: Elpiniki Pomoni

Per informazioni:
Antonio Caprai
CNR - Dipartimento Terra e Ambiente
Via G. Moruzzi, 1
56124 Pisa
caprai@igg.cnr.it
0503152391

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