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Una ricercatrice Cnr nella spedizione oceanografica all'Atlantis Massif

16/02/2016

Chiara Boschi osserva dei campioni di serpentiniti nei laboratori IODP-Brema (foto vdiekamp@marum.de).
Chiara Boschi osserva dei campioni di serpentiniti nei laboratori IODP-Brema (foto vdiekamp@marum.de).

Chiara Boschi dell’Istituto di geoscienze e georisorse (Igg-Cnr) di Pisa è la rappresentante italiana nel progetto scientifico internazionale di esplorazione oceanografica IODP 357.  Ha partecipato sia alla stesura del progetto e sia come scienziata nella fase onshore all’IODP Bremen Core Repository (Brema, Germania; http://www.marum.de/en/iodp_bremen_core_repository.html), appena conclusa.

La spedizione oceanografica IODP 357 (http://www.eso.ecord.org/expeditions/357/357.php) è stata organizzata da ECORD (European Consortium of Ocean Research Drilling), come parte di IODP (International Ocean Discovery Program). Nella prima fase (offshore), in ottobre-dicembre 2015, un gruppo ristretto di scienziati, a bordo della nave inglese da ricerca James Cook, ha raggiunto la parte centrale dell’oceano Atlantico per esplorare l’Atlantis Massif, una montagna sottomarina alta circa 4000 m che è parte della catena montuosa più lunga del mondo, le dorsali oceaniche.

I ricercatori hanno campionato le rocce oceaniche perforando il fondale marino, per la prima volta con una tecnologia in remoto. L’ Atlantis Massif è fatto di rocce del mantello terrestre (peridotiti) che in presenza di acqua si alterano in serpentiniti producendo metano, idrogeno e calore. La reazione di serpentinizzazione è di estremo interesse dal punto di vista scientifico perché potrebbe aver stimolato lo sviluppo della vita negli oceani primordiali producendo “cibo” (i.e., CH4), in assenza di luce, utile alle prime forme viventi.

Il processo di serpentinizzazione ha stimolato inoltre la formazione della spettacolare “città sommersa – the lost cCity”, costituita da torri di calcare e brucite alte decine di metri che emettono acque alcaline calde e rappresentano un’oasi profonda per la vita di colonie di organismi unici.

Lo studio di queste montagne sottomarine come l’Atlantis Massif aiuta a capire meglio come si muovono le placche litosferiche, come si crea nuova litosfera oceanica e come questa contribuisce al ciclo degli elementi (carbonio, boro, magnesio, etc).

La seconda parte della spedizione IODP 357 (onshore) si è tenuta a gennaio-febbraio 2016 all’IODP Bremen Core Repository (Brema, Germania). Il team internazionale al completo, composto di 31 scienziati provenienti da 13 differenti paesi (Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea, Norvegia, Spagna, Svizzera, Inghilterra, USA), ha lavorato, si è confrontato e ha discusso sui campioni di roccia, sedimenti e fluidi raccolti durante la prima parte in mare.

Chiara Boschi ha avuto il compito di descrivere l’entità e l’intensità delle varie alterazioni (i.e., serpentinizzazione, metasomatismo, impregnazione di fusi magmatici, etc.) che hanno registrato le carote di roccia dei fondali marini per capire come questi processi modificano i cicli bio-geochimici degli elementi e come inducono o facilitano l’apertura degli oceani. La ricercatrice ha già partecipato a numerosi progetti scientifici internazionali sulle dorsali oceanici e in particolar modo è esperta dei processi di serpentinizzazione delle rocce del mantello terrestre.

Il progetto IODP 357 proseguirà nei prossimi anni. Entro aprile sarà pubblicato il primo volume dei dati preliminari (Preliminary reports; http://iodp.tamu.edu/publications/PR.html) della missione, mentre il volume dei risultati complessivi sarà pubblicato in seguito (http://iodp.tamu.edu/publications/proceedings.html). Il team di scienziati si riunirà nuovamente per discutere delle ricerche in corso tra 12-24 mesi in un postcruise meeting che si terrà al Cnr di Pisa, e Chiara Boschi farà parte del comitato organizzatore.

 

Per informazioni:
Chiara Boschi
CNR - Istituto di geoscienze e georisorse
Via Moruzzi 1, 56124 Pisa
c.boschi@igg.cnr.it
050 621 2315

Ufficio stampa:
Alan Stevenson
ECORD Science Operator - Outreach Manager
agst@bgs.ac.uk
+44 (0)131 667 1000

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