31/08/2015
Dall'Europa un passo avanti per la realizzazione del centro di ricerca multi-disciplinare ESS (European Spallation Source), basato sulla più potente sorgente di neutroni mai realizzata al mondo e che da oggi è costituito nella forma di Consorzio Europeo, ERIC (European Research Infrastructure Consortium).
La costruzione di ESS, da poco avviata, coinvolge 17 Paesi, con Svezia e Danimarca nazioni ospitanti. Nei due Paesi saranno infatti basati, rispettivamente, il centro di ricerca - a Lund nell'ottobre scorso la posa della prima pietra - e, a Copenhagen, il centro di supercalcolo, che gestirà la grande mole di dati prodotti. L'Italia vi partecipa con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e con l'Infn, il Cnr ed Elettra Sincrotrone Trieste.
Il completamento di questo importante traguardo, approvato recentemente dalla Commissione europea, consentirà una gestione più agile ed economica di tutte le fasi di realizzazione dell'infrastruttura. Già inserito tra i progetti strategici nella roadmap del Forum Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (ESFRI), ESS aprirà nuovi fronti di ricerca e applicazione nel campo della fisica fondamentale, delle scienze della vita, dell'energia, della tecnologia ambientale e dei beni culturali.
L'investimento totale previsto è di 1,84 miliardi di euro, con un contributo italiano del 6%, l'80% del quale sarà in-kind, attraverso la fornitura di parti della macchina. ESS avrà quindi per l'Italia, come per altri Paesi, una doppia valenza strategica: da un lato rappresenterà un'opportunità unica per la ricerca scientifica di base e applicata, dall'altro richiederà un incisivo intervento di ricerca e sviluppo da parte delle industrie di alta tecnologia, rappresentando così un volano economico per tutta l'Europa. "Questo passo rappresenta un'ulteriore dimostrazione dell'investimento che l'Europa sta mettendo in campo per questo innovativo progetto, la cui competitività, a livello mondiale, consentirà di dare un forte impulso a un settore di grande rilevanza per l'Europa", ha commentato Fernando Ferroni, presidente dell'Infn che coordinerà la cordata italiana.