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Premio Innovators Under 35 Italy - Mit Technology Reviews Italia a Marzia Giribaldi ex ricercatrice Ispa-Cnr

14/04/2015

Marzia Giribaldi è uno dei vincitori del Premio Innovators Under 35 Italy 2015, assegnato per le attività di ricerca e sviluppo che hanno portato al deposito di una domanda di brevetto relativa ad un innovativo pastorizzatore per il trattamento del latte umano. La ricercatrice, ora al CRA-NUT di Roma, era in servizio presso l'Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr durante lo svolgimento della ricerca.

Il progetto nasce dall'esigenza di promuovere ed estendere l'utilizzo del latte materno nell'alimentazione del bambino prematuro, ottimizzando i processi che possono portarne ad una migliore conservabilità, con particolare riferimento al mantenimento delle caratteristiche immunologiche e nutrizionali del latte stesso. In alcune particolari situazioni cliniche, quando il latte della mamma non è disponibile o non può essere somministrato, si ha la necessità di avere a disposizione latte di donatrice. Per tale motivo esistono le Banche del Latte Umano Donato, finalizzate a selezionare le donatrici, raccogliere, controllare, trattare, conservare e distribuire latte umano donato. Il latte materno donato deve necessariamente essere pastorizzato per garantirne una conservazione prolungata sicura. Questo processo causa l’inattivazione di alcuni nutrienti e di composti biologici importanti per la salute del neonato, e ne modifica altri in maniera dipendente dalla severità del trattamento termico. Attualmente, il latte umano donato viene pastorizzato secondo il metodo Holder (62.5°C per 30 minuti). Uno studio pubblicato dal gruppo coordinato da Laura Cavallarin dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR, in collaborazione con l'Associazione Italiana Banche del Latte Donato e con la Terapia Intensiva Neonatale  dell’Università di Torino, ha evidenziato che la tecnologia di pastorizzazione HTST (72°C per 15 secondi), comunemente utilizzata per il latte vaccino, consente di preservare maggiormente alcuni componenti bioattivi del latte materno rispetto al sistema attualmente in uso. A seguito di questo studio, ricercatori dell’ISPA-CNR di Torino e pediatri neonatologi della Terapia Intensiva Neonatale dell’Università di Torino, in collaborazione con l’azienda Giada s.a.s, che opera nel settore dell'impiantistica casearia, hanno ideato e sviluppato un prototipo di pastorizzatore che utilizza la tecnologia HTST per piccoli volumi di latte, utile quindi per l'applicazione su latte umano donato, denominato Lo.V.Milk. Le prove di validazione microbiologica sinora effettuate hanno confermato l’efficacia dello strumento nella rimozione dei patogeni dal latte materno e la conformità del latte pastorizzato con quanto previsto dalle Linee Guida emanate dall’Associazione Italiana delle Banche del Latte Donato.

Lo sviluppo di questa strumentazione rappresenta un avanzamento significativo nelle tecnologie disponibili per garantire la massima qualità del latte umano donato e, di conseguenza, la qualità della nutrizione precoce dei neonati prematuri.

Il progetto sarà presentato il nell’ambito del Research Innovation and Entrepreneurship Forum, che si terrà presso l’Università degli Studi di Padova il prossimo 21 Aprile 2015.
 
Per informazioni:
Laura Cavallarin, Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr, Torino, Tel. 390116709234, laura.cavallarin@ispa.cnr.it