05/02/2014
È stato tributato all'Università di Messina l'omaggio al ricercatore scomparso tragicamente in Antartide. Moltissimi gli amici e i colleghi, presenti autorità accademiche, rappresentanti di CSNA, CNR, ENEA e Croce Rossa, il Sindaco Accorinti. Il personale della spedizione italiana in Antartide si è fermato per osservare un minuto di silenzio
È stato tributato nell'atrio dell'Università di Messina l'ultimo saluto al ricercatore Luigi Michaud, scomparso tragicamente in Antartide nel gennaio scorso. Moltissimi gli amici e i colleghi che già dalla prima mattinata hanno voluto rendere omaggio alla salma, affollando la camera ardente. Accanto al feretro, avvolto dalle bandiere della Croce Rossa Italiana, di cui il giovane ricercatore era volontario, e del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, i picchetti della stessa Cri e dei Vigili Urbani del Comune di Messina.
Contemporaneamente, tutto il personale della XXIX spedizione italiana in Antartide presente presso la base Mario Zucchelli, la base italo-francese Concordia e la nave cargo-oceanografica Italica si è fermato per osservare un minuto di silenzio. In particolare, nel piazzale della base Mario Zucchelli, si è svolta la cerimonia di ammaino bandiera a mezz'asta, seguita dal personale presente a bordo della nave Italica, ormeggiata per l'occasione nella Baia Terra Nova.
Prima che il feretro lasciasse l'Ateneo, autorità accademiche, i rappresentanti di CSNA, CNR, ENEA e della Croce Rossa, amici e familiari hanno voluto ricordare la figura di Michaud. Alla commemorazione era presente il Sindaco di Messina, Renato Accorinti, che già in mattinata aveva visitato la camera ardente.
"Morire a quarant'anni - ha detto il Rettore dell'Università di Messina, Pietro Navarra - è semplicemente sbagliato, ma quando ad andarsene è una persona come Luigi, fa ancora più male. Oggi noi, colleghi e amici della sua Università, gli porgiamo un ultimo saluto essendo certi che egli ci ha solo preceduto in un posto molto speciale, quello in cui tutti i problemi, anche quelli più complessi che lui studiava, troveranno le giuste soluzioni". Subito dopo Emilio De Domenico, Direttore del Dipartimento di Scienze biologiche ed ambientali, in cui Luigi lavorava, ha ricordato la figura del ricercatore raccontando alcuni significativi episodi.
Dalle parole di Carlo Alberto Ricci, Presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide, è emerso anche come gli studi del dott. Michaud avrebbero avuto importanti ricadute nella lotta alla fibrosi cistica.
"L'attività di ricerca di Luigi - ha detto Lucrezia Genovese, responsabile del CNR di Messina - troverà dei seguaci, noi faremo di tutto per ricordare e onorare il suo ricordo". Un messaggio di cordoglio è giunto dal Presidente del CNR Luigi Nicolais, il quale ha rivolto un pensiero agli uomini di ricerca che operano in condizioni ambientali estreme e a Luigi Michaud, la cui vita si è interrotta così tragicamente nel mare che tanto amava.
Anche il Commissario dell'ENEA Giovanni Lelli ha espresso il cordoglio a nome di tutto il personale dell'ENEA ricordando le competenze scientifiche di Michaud e la sua passione per il mare. Vincenzo Cincotti, presente in rappresentanza dell'Ente, ha rinnovato i sentimenti di vicinanza e cordoglio.