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I ricercatori italiani nella missione di soccorso antartica

29/12/2013

Ricercatori italiani in Antartide
Ricercatori italiani in Antartide

Ci sono anche quattro ricercatori italiani a bordo della rompighiaccio australiana Aurora Australis che ha partecipato al recupero dei passeggeri della nave russa Akademik Shokalskiy, bloccata dal ghiaccio in Antartide. Tra gli altri, Giulio Esposito del Cnr, che ci ha inviato le sue testimonianze

3 Gennaio. Tra ieri ed oggi abbiamo parlato un po' con i passeggeri della Shokalskiy. Una parte di loro sono turisti, un'altra parte ricercatori con altre esperienze antartiche. Ce ne sono di tutte le età, dal più piccolo che avrà circa 12 anni a quelli più anziani. Stanno tutti bene e sono contenti di essere a bordo dell'Aurora Australis che li sta portando fuori dal ghiaccio in cui sono rimasti intrappolati per diversi giorni. Hanno avuto qualche preoccupazione all'inizio, nel momento in cui si sono resi conto di essere bloccati. Ma poi l'avvicinamento della Xue Long e dell'Astrolabe e dell'Aurora Australis li ha rassicurati. Sono però dispiaciuti per l'equipaggio che è rimasto a bordo della Shokalskiy e per l'equipaggio cinese che li ha portati al sicuro e ora si ritrova anch'esso in qualche difficoltà. Nonché per aver stravolto la missione dell'Aurora Australis e di numerosi ricercatori australiani.

2 Gennaio. Intervista a La Stampa in allegato.

1 gennaio.Intervista a Repubblica.it in allegato.

30 Dicembre. Noi quattro stiamo tutti bene. Le condizioni di vita in nave sono confortevoli e il personale australiano è molto ospitale. Noi contraccambiamo cercando di renderci utili per ogni esigenza si viene a manifestare.Questa mattina c'e' stato un tentativo da parte della Aurora Australis di aprirsi una via tra i ghiacci per raggiungere la Akademik Shokalskiy. La nave australiana è riuscita ad arrivare fino a 8 miglia marine dalla nave russa per poi dover desistere per un forte vento che interessava la zona e che spingeva il ghiaccio contro l'Aurora Australis. Anche la scarsa visibilità ha reso impossibile proseguire. In questo momento, sono le ore 19:00 locali, l'Aurora Australis attende che le condizioni meteo migliorino stazionando in un braccio di mare aperto di fronte al ghiacciaio Mertz, poco distante dai ghiacci che tengono bloccata la Shokalskiy.Intanto la macchina organizzativa australiana ha già preparato i piani di accoglienza dei passeggeri della Shokalskiy, per essere pronti appena le condizioni meteo permetteranno il trasferimento delle persone tra le due navi. Questo pomeriggio una portavoce del programma antartico australiano ha organizzato una riunione dove ha mostrato nei minimi dettagli le modalità di accoglienza, riconoscimento, assistenza e alloggio dei passeggeri della nave russa. Hanno richiesto aiuto, su base volontaristica, e noi quattro abbiamo aderito occupandoci di un aspetto della delicata operazione di imbarco dei nuovi passeggeri.

29 Dicembre. La situazione sulla Aurora Australis è tranquilla, così come il nostro umore.La navigazione, fino ad ora abbastanza spedita alla velocità di crociera di circa 15 nodi, è ora sensibilmente ridotta perchè nevica, c'e' poca visibilità e con l'approssimarsi alla zona di mare dove si trova la Shokalskiy si viaggia tra grandi lastroni di ghiaccio marino che l'Aurora aggira quando può o spacca se necessario  facendosi largo. Il nostro arrivo nello specchio di mare dove si trova la nave Russa è previsto per questa notte, al più tardi domani mattina presto (ora australiana GMT+8). L'Aurora Australis è equipaggiata con un paio di battelli, una chiatta e altre imbarcazioni minori che in 15 minuti possono essere calate in mare e rese operative. Quindi molto probabilmente si procederà con l'imbarco dei passeggeri della Shokalskiy via mare. Purtroppo sembra che la nave francese Astrolab sia dovuta tornare a Hobart, quindi non ci sarà il ponte aereo con l'elicottero della nave francese che si era pianificato in principio. L'Aurora Australis è capace di ospitare oltre 110 persone, a parte l'equipaggio. Quindi i passeggeri della Shokalskiy e alcune unità dell'equipaggio russo, pare siano in totale 54 persone, saranno accolte sulla nave australiana senza dover ricorrere a misure straordinarie perchè al momento l'Aurora non è al completo di passeggeri, quindi ci saranno cabine sufficienti per ospitare nel modo più confortevole possibile le persone provenienti dalla Shokalskiy. Per quanto riguarda i viveri non c'e' motivo di preoccupazione perchè l'Aurora Australis, quando è stata chiamata ad intervenire, era pronta a raggiungere Hobart come da programma, un viaggio che richiede 8-9 giorni di navigazione. Pertanto sia proseguendo per Hobart sia tornando indietro presso la base australiana  antartica di Casey non si supereranno i tempi inizialmente previsti.

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