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Un progetto del Sud come supporto alle emergenze che vedono coinvolti agenti neurotossici

09/04/2013

I fondi PON 2007-2013 e FAR hanno finanziato un progetto in ambito "Ambiente e sicurezza" dal titolo "Prodotti Innovativi per il monitoraggio e la decontaminazione/detossificazione di agenti nervini ed esplosivi nell'ambiente e/o per la gestione delle emergenze".

Il progetto, coordinato dal CNR e nell'ambito di un approccio multidisciplinare, proverà a portare sul terreno applicativo le proprietà di biocatalizzatori termostabili studiati da anni presso l'Istituto di Biochimica delle Proteine di Napoli.

Lo scopo della proposta è fornire soluzioni tecnologiche innovative per il controllo, l'identificazione, e la neutralizzazione delle minacce alla sicurezza dei cittadini da sostanze pericolose, particolarmente le armi chimiche di distruzione di massa. Ci concentreremo sulla rilevazione e controllo di agenti chimici (neurotossici, esplosivi e genotossici) mediante enzimi (biosensori) e acidi nucleici (genosensori) ed in modo particolare sulla rilevazione, controllo e protezione dagli agenti nervini organofosfati (OF), esplosivi (TNT) e sostanze genotossiche. Svilupperemo anche un sistema binario (biosensore/attuatore) in grado di intervenire in caso di incidente non convenzionale (industriale o terroristico). I nuovi sistemi saranno basati su mutanti di richiesta specificità ed attività ottenibili con la potente tecnologia dell'evoluzione molecolare in vitro da enzimi altamente stabili (estremozimi) già disponibili o da nuovi enzimi accessibili attraverso il clonaggio del DNA ambientale da microrganismi adattati a sopravvivere su terreni contaminati. Tali enzimi saranno usati per:

1) Lo sviluppo e la produzione di biosensori in grado di trasmettere un segnale wireless per rilevare in circostanze reali, specificamente e con alta sensibilità, vari agenti nocivi.

2) Lo sviluppo, la produzione e validazione delle formulazioni enzimatiche per la degradazione di organofosfati su apparecchiature, persone e superfici e per la realizzazione di dispositivi individuali di protezione.

3) Lo sviluppo, la produzione e validazione di uno o più sistemi binari di rilevazione/allarme per l'attivazione delle contromisure in caso di incidente. Connesso al progetto scientifico è un progetto di formazione per 18 laureati.

 

Per informazioni: Giuseppe Manco (Coordinatore), Istituto di Biochimica delle Proteine; e-mail: g.manco@ibp.cnr.it; www.biodefensor.it