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Atenei ed Epr verso un sistema integrato

28/11/2012

Dichiarazione di Luigi Nicolais, Presidente CNR, e Marco Mancini, Presidente CRUI sul decreto del Ministro Profumo che disciplina le convenzioni quadro tra università ed enti pubblici di ricerca: «E' un importante passo avanti nella creazione del sistema integrato della ricerca e della formazione universitaria»

Ieri il Ministro Profumo ha firmato il decreto che disciplina le convenzioni quadro tra università ed enti pubblici di ricerca per consentire ai professori e ricercatori universitari a tempo pieno di svolgere attività di ricerca presso un ente pubblico e ai ricercatori di ruolo degli enti pubblici di ricerca di svolgere attività di didattica e ricerca presso un'università.

“Una maggiore relazione tra il sistema delle università e degli enti di ricerca – ha spiegato il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo - consente un miglioramento del sistema formativo nazionale e un rafforzamento della capacità della ricerca italiana nella competizione europea, anche in previsione delle sfide e delle possibilità di recuperare risorse investite dal nostro Paese in Europa”.

“Inoltre - aggiunge il ministro - la possibilità di double appointment per professori di altri paesi consente di avviare un percorso virtuoso per il sistema delle università italiane, verso una maggiore attrattività internazionale e un possibile miglioramento della qualità del nostro sistema universitario”.

Di seguito le dichiarazioni del prof. Luigi Nicolais, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del prof. Marco Mancini, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane: “Il decreto firmato ieri dal ministro Profumo, che ringraziamo per l'attenzione mostrata, è un importante passo avanti nella creazione del sistema integrato della ricerca e della formazione universitaria in Italia, in quanto introduce elementi di innovazione e valorizzazione delle attività e delle competenze espresse dalle università e dagli enti pubblici di ricerca. È significativo, poichè, le stesse attività di didattica svolte dai ricercatori degli enti di ricerca negli atenei possano concorrere proporzionalmente all'accreditamento delle sedi e dei corsi di studio. Ciò agevolerà occasioni di innovazione e positive ricadute per la società”.