09/10/2012
Prosegue il processo di internazionalizzazione delle sinergie e delle attività di ricerca dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali del CNR
Dall'avvio della nuova direzione, avvenuto il 16 novembre 2011, sono trascorsi quasi undici mesi e nel corso di questo periodo sono state avviate tutte le procedure per internazionalizzare, più di quanto non lo sia stato in passato, l'Istituto, ponendolo in stretto contatto, anche operativo, con numerose Istituzioni scientifiche e di ricerca europee di eccellenza. Attraverso lo strumento del Memorandum of Understanding - ne sono stati sinora siglati diversi - l'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali e la sua rete di ricercatori (archeologi, architetti, geologi, geofisici, ingegneri, fisici, chimici, etc.) delle tre sedi dell'Istituto (Lecce, Catania, Potenza) sono oggi messi nelle condizioni di poter dialogare attivamente e proficuamente con prestigiose istituzioni universitarie e di ricerca estere.
L'obiettivo è molto chiaro per il Direttore dell'Istituto, Daniele Malfitana, che sta curando personalmente i rapporti con le Istituzioni scientifiche coinvolte: "l'idea è di allargare quanto più possibile i contorni dello spazio europeo della ricerca in cui si collocano i ricercatori, convogliare in esso idee, percorsi, strategie operative, visioni ponendo in tal modo, ricercatori dell'IBAM e ricercatori dell'istituzione con cui si è siglato l'accordo nelle condizioni di integrare e scambiarsi azioni, metodologie, tecniche, modelli di comunicazione etc. ". Oggi più che nel passato - sostiene Malfitana - l'esigenza primaria che si avverte è quella di azionare meccanismi forti di coinvolgimento ed impegno di competenze diverse disseminate e frammentate, appunto, nello spazio della ricerca e da lì, poi, muovere per sviluppare progetti e ricerche che abbiano un forte impatto non solo nel contesto scientifico ma anche in quello propriamente sociale.
Gli obiettivi sanciti nei Memoranda mirano a favorire la mobilità dei ricercatori e dei tecnologi tra le istituzioni firmatarie dell'accordo, facilitare l'attrazione di giovani studenti e giovani ricercatori a frequentare le sedi ed i laboratori dell'IBAM e viceversa, insomma - prosegue Malfitana - "elaborare un linguaggio e degli strumenti di azione programmatica comune capace di rivitalizzare alcuni settori della ricerca nel settore del patrimonio culturale".
Così, seguendo questo spirito, dall'avvio della nuova direzione sono stati siglati Memoranda con la Queen's University del Canada a Kingston, con la Faculty of Art, Saxo Institute dell'Università di Copenhagen, con l'Istituto archeologico austriaco di Vienna titolare degli scavi ad Efeso (Turchia), con la Faculty of Arts dell'Università di Leuven (Belgio) titolare dello scavo a Sagalassos (Turchia). E' di questi giorni la firma del Memorandum con l'American Research Center in Sofia (Bulgaria), un prestigioso istituto di ricerca americano similare alle American Schools of Classical Studies di Roma ed Atene.
Più operativo è, infine, l'Accordo di collaborazione scientifica per lo studio della topografia e della realtà urbana di Durazzo (Albania), dove l'IBAM opera da qualche anno e dove, grazie all'ausilio di indagini con geoaradar e lettura di fotografie storiche ha individuato i resti una villa romana nell'area urbana della città. Un accordo, che in direzione di un obiettivo comune e condiviso, cioè la ricostruzione dell'assetto topografico ed urbano della antica città di Durazzo, vedrà lavorare insieme sul campo, per il prossimo quadriennio, l'IBAM, l'Istituto di Archeologia del Centro di ricerca albanologiche, l'Agenzia albanese di archeologia preventiva, la Direzione Regionale della Cultura di Durazzo, la Municipalità di Durazzo ed, infine, il Centro di ricerche HISOMA UMR 5189 dell'Università di Lione (Francia).
È in programma, nei prossimi mesi, la firma di ulteriori accordi. "Abbiamo ora - conclude Malfitana - degli strumenti importanti che contribuiscono decisamente a rafforzare i nostri sforzi ed a consolidare i nostri interessi di ricerca. Farlo in squadra con altre Istituzioni è sicuramente diverso che farlo singolarmente. Un'occasione di crescita posta su un percorso da proseguire con assoluta determinazione".
Per informazioni: Daniele Malfitana, IBAM-CNR, Catania, via Biblioteca, 4 - tel. 095311981 int. 214 direttore@ibam.cnr.it
Giovanni Fragalà, IBAM-CNR, Catania, via Biblioteca, 4 - tel. 095311981 int. 206 comunicazione@ibam.cnr.it