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Convegno internazionale "The Seville Statement on Violence: twenty-five years later"

05/10/2011

Dal 22 al 25 settembre 2011 si è svolto a Roma presso il CNR e l’ISTC un convegno internazionale sulla violenza che ha visto la presenza di studiosi di diverse discipline provenienti da cinque continenti. Si è tenuto in concomitanza del XXV anniversario della Dichiarazione di Siviglia sulla Violenza, documento scientifico stilato per l’ONU nel 1986 sotto il patrocinio dell’UNESCO all’Università di Siviglia da un gruppo internazionale e multidisciplinare di esperti. Nel documento viene contestata l’opinione diffusa nel mondo secondo cui l’aggressività umana e la violenza che ne deriva hanno una determinazione biologica che le rende inevitabili. Viene infatti messa in evidenza la grande importanza dei fattori socioculturali e viene individuato nell’educazione l’elemento principale che determina la misura in cui la personalità umana è in grado di controllare la propria aggressività. Il risultato più importante del convegno è stato l’accordo raggiunto sull’opportunità di elaborare un nuovo documento scientifico che approfondisca ulteriormente ed ampli le tesi, che rimangono comunque valide, della Dichiarazione di Siviglia, anche alla luce dei nuovi risultati scientifici emersi in questi venticinque anni. 

Dal 22 al 25 settembre 2011 si è svolto a Roma un convegno internazionale sulla violenza che ha visto la presenza di numerosi studiosi di diverse discipline provenienti da cinque continenti. E’ stato organizzato dalla Dr. Camilla Pagani dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR e dal Prof. Martin Ramirez della Universidad Complutense di Madrid. Le diverse sessioni hanno avuto luogo presso la sede centrale del CNR e presso l’ISTC. Il convegno, dal titolo “The Seville Statement on Violence: twenty-five years later”, si inserisce nella serie di workshop internazionali che il CICA (Coloquios Internacionales sobre Cerebro y Agresión), gruppo internazionale di esperti sul fenomeno della violenza provenienti da discipline diverse, tiene regolarmente due volte all’anno. Quest’anno il convegno ha avuto un significato particolare, in quanto si è tenuto in concomitanza del XXV anniversario della Dichiarazione di Siviglia sulla Violenza, documento scientifico stilato per l’ONU nel 1986 sotto il patrocinio dell’UNESCO all’Università di Siviglia in occasione dell’Anno Internazionale della Pace da un gruppo internazionale e multidisciplinare di esperti (tra cui il Prof. Ramirez stesso, Presidente del CICA). In breve, nella “Dichiarazione di Siviglia” si sostiene che i risultati della ricerca scientifica contestano l’opinione di gran lunga più diffusa nel mondo secondo cui l’aggressività umana e la violenza che ne deriva hanno una determinazione biologica che le rende inevitabili. Questo documento quindi mette in evidenza la grande importanza dei fattori socioculturali e individua nell’educazione l’elemento principale che determina la misura in cui la personalità umana è in grado di controllare la propria aggressività. La “Dichiarazione di Siviglia” è stata sottoscritta, tra l’altro, dall’American Psychological Association, dall’American Anthropological Association, dall’American Sociological Association e dall’International Society for Research on Aggression - Commission on Violence. L’UNESCO ha poi creato una rete internazionale per la diffusione di questo documento, di cui il rappresentante per l’Italia è il Prof. Francesco Robustelli, già dirigente di ricerca dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione.

La tavola rotonda, alla fine del convegno, ha permesso di discutere sull’opportunità di riesaminare e migliorare questo documento. Il risultato più importante infatti è stato sicuramente l’accordo raggiunto sull’opportunità di elaborare un nuovo documento scientifico che approfondisca ulteriormente ed ampli la Dichiarazione di Siviglia sulla violenza venticinque anni dopo la sua stesura. Infatti, se rimane valida la tesi fondamentale della Dichiarazione di Siviglia secondo cui la violenza umana non è inevitabile, in quanto non è biologicamente determinata ma è prodotta fondamentalmente da fattori socioculturali, è utile sviluppare ulteriormente questa tesi anche alla luce dei nuovi risultati scientifici emersi in questi venticinque anni.  Il gruppo di lavoro multidisciplinare e interdisciplinare di esperti che si impegnerà in questo compito particolarmente complesso e delicato è in via di costituzione. Tra gli altri è previsto che parteciperanno Martin Ramirez (Universidad Complutense Madrid), Piero Giorgi (National Centre for Peace and Conflict Studies, University of Otago, New Zealand), David Adams (Fundación Cultura de Paz), Roberto Mercadillo (Universidad Nacional Autónoma de México), Douglas Fry (Åbo Akademi University, Finland &  University of Arizona), Sadek A. Abdelaal (PeaceDiatrics Foundation, Egypt) e Camilla Pagani (ISTC-CNR). Il nuovo documento, strettamente scientifico, avrà comunque delle caratteristiche formali tali da renderlo perfettamente accessibile al pubblico in generale così da incidere più concretamente nella realtà sociale.

 

 

www.istc.cnr.it/cica

Informazioni: Camilla Pagani - ISTC

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