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Al Cnr-Ias di Capo Granitola il primo corso di formazione sulla gestione dei cetacei spiaggiati vivi

25/09/2025

Aula Conferenze CNR IAS Capo Granitola - prima girnata formativa - plenaria
Aula Conferenze CNR IAS Capo Granitola - prima girnata formativa - plenaria

Il 24 e 25 settembre 2025 presso il CNR-IAS sede di Capo Granitola (TP) si è svolto il primo corso di formazione altamente specialistico, in Sicilia, sulla gestione dei cetacei spiaggiati vivi, un fenomeno che accade con sempre più frequenza lungo le coste nazionali e, dunque, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, dei cittadini e dei decisori istituzionali.

Il corso, organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV), dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri” e dal Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova (BCA), in collaborazione con la sede del CNR-IAS di Capo Granitola ha rappresentato un evento fondamentale per la costituzione di una vera e propria squadra di pronto intervento operativo lungo tutto il litorale siciliano.

All’evento formativo hanno partecipato operatori nel settore, medici veterinari, biologi, rappresentanti delle autorità locali e volontari coinvolti nella salvaguardia dell’ambiente marino.

Il corso ha previsto una giornata teorica con l’intervento dei massimi esperti nel settore del monitoraggio e della gestione dei cetacei e in particolare degli spiaggiamenti, e una giornata pratica in spiaggia dedicata a simulazioni operative reali, dalla messa in sicurezza dell’animale alla gestione delle operazioni di recupero e rilascio.

La Sicilia presenta oltre 1.600 chilometri di costa, il coordinamento di una rete di intervento risulta fondamentale per il benessere di queste specie e per la sicurezza pubblica. Cittadini e turisti, infatti, troppo spesso si lanciano in tentativi di salvataggio improvvisati, riscuotendo grande visibilità sui media ma diffondendo, di conseguenza, comportamenti non corretti che mettono a rischio sia la loro incolumità, sia quella degli animali. "Cittadini e turisti troppo spesso si lanciano in tentativi di salvataggio improvvisati, riscuotendo grande visibilità sui media ma diffondendo, di conseguenza, comportamenti non corretti che mettono a rischio sia la loro incolumità, sia quella degli animali", hanno spiegato gli organizzatori. "Invece - spiega Guido Pietroluongo, medico veterinario dell'Università di Padova - è necessario seguire le procedure standardizzate a livello internazionale e il lavoro degli esperti". Come regola generale, l’unico modo concreto per contribuire è segnalare questi eventi al numero gratuito 1530 della Guardia Costiera, condividendo le informazioni rilevanti, mantenendosi a distanza e in silenzio per non disturbare l’esemplare spiaggiato e/o in difficoltà, né compromettere ulteriormente il suo già precario stato di salute. Si tratta di un contributo essenziale, che permette l’attivazione tempestiva della rete di intervento e può fare la differenza sull’esito dell’operazione.

Il Direttore Generale dell'IZS Sicilia, Prof.ssa Francesca Di Gaudio, ha dichiarato:"La formazione di esperti che sappiano intervenire con prontezza ed efficacia in situazioni di emergenza come lo spiaggiamento di cetacei vivi è un passo fondamentale per la tutela della fauna marina. L'impegno del nostro Istituto, in qualità di ente di riferimento per la Sicilia in questo ambito, è volto a garantire la sicurezza di queste specie e a promuovere il coordinamento e la collaborazione tra gli operatori del settore. Inoltre - ha aggiunto il Direttore - Abbiamo di recente attivato una collaborazione con il nuovo Corso di laurea di veterinaria dell'Università degli studi di Palermo. Nell'ambito di questa attività è in corso di realizzazione una innovativa sala settoria per grandi animali e quindi anche per cetacei con annesso laboratorio multimediale di istopatologia. Le attività di questa nuova sezione multimediale saranno non solo a disposizione del mondo accademico ma anche di tutta la rete dei 10 Istituti Zooprofilattici italiani".

"Da più parti si avverte l'esigenza di una legge che in Sicilia riconosca la rete - spiega Roberto Puleio dell'Istituto zooprofilattico di Sicilia - già altre regioni come la Sardegna l'hanno adottata da tempo e la rete viene sostenuta anche dal punto di vista finanziario".

Gaspare Buffa, referente della rete spiaggiamenti per CNR IAS, auspica che la realizzazione dell'evento in loco, rappresenti l'inizio della sinergia degli stakeholder siciliani e la messa a sistema di un network di collaborazioni nel campo della diagnostica e della ricerca scientifica inter e multidisciplinare.

La questione dei cetacei spiaggiati è una tematica sulla quale la ricerca e il mondo universitario lavora da decenni. In Sicilia, solo nel 2024 sono stati 16 i cetacei spiaggiati e in questi primi nove mesi del 2025 sono stati già 12. La rete nazionale degli spiaggiamenti, nata nel 2015 con un accordo tra i ministeri della salute e dell’ambiente, quando c’è necessità interviene pure in Sicilia. «Da più parti si avverte l’esigenza di una legge che in Sicilia riconosca la rete – spiega Roberto Puleio dell’Istituto zooprofilattico di Sicilia all’ANSA – già altre regioni come la Sardegna l’hanno adottata da tempo e la rete viene sostenuta anche dal punto di vista finanziario».

Questo evento segna quindi un passo fondamentale per la Sicilia nella direzione della tutela concreta della fauna marina, attraverso la costruzione di una rete di intervento efficiente, coordinata e conforme alle normative nazionali.

Per informazioni:
Girolama Biondo
CNR IAS SS Capo Granitola

Ufficio stampa:
Girolama Biondo
CNR IAS
girolama.biondo@cnr.it

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