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Shaping Europe's Future: Research and Innovation at the hearth of European Leadership

04/06/2025

Buxelles, 04/06/2025: i rappresentanti del G6 nella Spinelli Library del Parlamento Europeo. Per il Cnr era presente il Direttore di Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente, Francesco Petracchini
Buxelles, 04/06/2025: i rappresentanti del G6 nella Spinelli Library del Parlamento Europeo. Per il Cnr era presente il Direttore di Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente, Francesco Petracchini

La rappresentanza del G6 della scienza, di cui il Cnr è parte, si è riunita al Parlamento Europeo in occasione dello Science Summit Shaping Europe’s Future: Research and Innovation at the hearth of European Leadership, alla presenza della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Von der Leyen: "L’Europa sarà sempre la patria della libertà scientifica"

"L’Europa resterà sempre la patria della libertà scientifica. Sceglierà sempre la scienza. Non si tratta solo di un imperativo morale, ma della scelta più intelligente: la scoperta scientifica è motore di prosperità.» Con queste parole, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito l’impegno dell’Unione a favore della ricerca e dell’innovazione. La Presidente ha sottolineato la necessità di rafforzare l’ecosistema europeo dell’innovazione lungo l’intero ciclo di vita: dalla ricerca di base fino allo sviluppo di imprese tecnologiche di livello globale. «Vogliamo che l’Europa sia il luogo dove scienziati e imprenditori scelgono di costruire il proprio futuro".

A fugare i timori circolanti nei mesi scorsi circa un assorbimento del futuro Programma Quadro nel nascituro Fondo per la competitività, la Presidente ha rassicurato che FP10 sarà uno “stand alone Framework Program”, con un proprio budget dedicato ed un suo Regolamento autonomo.

Nel suo intervento, von der Leyen ha poi illustrato tre ambiti strategici di intervento sui quale intende concentrare gli sforzi della Commissione, esortando al contempo gli Stati membri a fare la propria parte.

Investimenti solidi e sostenibili

L’Europa guida già la scena mondiale con Horizon Europe, il più grande programma internazionale per la ricerca, con un budget di 93 miliardi di euro. "Intendiamo andare oltre – ha annunciato von der Leyen– con il lancio di un nuovo Fondo per la Competitività, destinato a sostenere l’intero ciclo dell’innovazione e a trasformare le scoperte più promettenti nelle tecnologie del futuro".

Attrazione e valorizzazione dei talenti

Per rendere l’Europa il polo d’eccellenza della ricerca globale, è stato annunciato un nuovo pacchetto da 500 milioni di euro per il periodo 2025–2027. "In collaborazione con Stati membri e regioni – ha affermato – mobiliteremo miliardi per offrire ai ricercatori le migliori condizioni possibili".

Dal laboratorio al mercato
La Commissione intende colmare il divario tra scienza e impresa. "Le scoperte devono generare benefici concreti per la società. Per questo abbiamo lanciato una nuova strategia per start-up e scale-up, che accelera il percorso dalla ricerca al successo commerciale".

L'incontro, organizzato dal Panel del Parlamento Europeo per il Futuro della Scienza e della Tecnologia (STOA) e dalla rete G6 – che riunisce i sei principali enti di ricerca pubblica in Europa – ha posto al centro del dibattito il ruolo delle politiche di ricerca e innovazione (R&I) nel rafforzare la competitività, la sovranità e la capacità dell’Europa di rispondere alle sfide globali.

La rappresentanza del G6, affidata per l’anno 2025 alla Presidente del CSIC spagnolo Eloisa del Pino, ha ribadito l’impegno delle sei Research Perfoming Organization non solo nel consolidamento dello Spazio Europeo della Ricerca, ma anche nel rafforzamento dell’Unione Europea. Questo lavoro di cooperazione scientifica può essere reso possibile soprattutto grazie al Programma Quadro, il cui investimento in R&I contribuisce in modo significativo al benessere dell’economia europea.

Attraverso l’intervento della presidente del CSIC, i rappresentanti del G6 hanno evidenziato la necessità di una riorganizzazione strategica e di una maggiore promozione della politica europea di ricerca e innovazione, per mantenere e rafforzare la leadership globale dell’Europa nella ricerca d’avanguardia e nel progresso tecnologico. A tal fine, è stata sottolineata l’urgenza di istituire un Fondo Europeo per la Ricerca, autonomo e ben finanziato, che valorizzi l’eccellenza scientifica e la libertà di ricerca.

Tra i temi discussi, il divario tra l’UE e altri Paesi nell’investimento alla ricerca. Per questo è stata sottolineata l’importanza di dotare il Programma Quadro europeo per la scienza di risorse adeguate e specificamente dedicate, nonché di rafforzare il suo Pilastro II, al fine di facilitare l’adozione di soluzioni innovative nell’industria europea.

Durante l’incontro, sono state evidenziate diverse priorità per il raggiungimento di questi obiettivi: l’implementazione dei programmi pubblico/privato a basso TRL, il rafforzamento della ricerca fondamentale come base dell’innovazione scientifica e tecnologica, la collaborazione su sfide sociali e di sostenibilità, una maggiore presenza delle donne all’interno del mondo della ricerca e un investimento significativo nell’intelligenza artificiale, oltre allo snellimento delle procedure amministrative del Programma Quadro.

Ufficio stampa:
Francesca Gorini
Ufficio stampa Cnr
francesca.gorini@cnr.it

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