11/09/2024
Una collaborazione tra l'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione "Alessandro Faedo" (Cnr-Isti) e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Pisa ha generato la prima base di conoscenza sulle maggiori filiere montane europee, 454 in totale, che coprono 23 regioni montuose, dalla Turchia alla Spagna e dalle Canarie alla Scandinavia. La base di conoscenza, pubblicata sulla rivista "Scientific Data" di Nature, è la prima grande raccolta strutturata su questo argomento.
"La novità di questo lavoro sta nell'uso delle tecnologie semantiche che permettono di rappresentare in maniera strutturata, narrativa e interattiva i prodotti, i luoghi e i dati economici ed ecologici delle aree montane", spiega Valentina Bartalesi, ricercatrice del Cnr-Isti e prima autrice del lavoro. "Coinvolgendo esperti delle filiere montane, finanziati dal progetto europeo "Moving", abbiamo raccolto documenti sulle filiere, le aree geografiche e l'equilibro tra gli aspetti socioeconomici e naturali nelle aree coinvolte", sottolinea Bartalesi, "abbiamo quindi elaborato i dati con metodi dell'Intelligenza Artificiale per estrarre e inferire automaticamente un'informazione strutturata sulle aree geografiche, la loro estensione, i concetti e gli aspetti chiave riguardanti le produttività e gli impatti socioeconomici e naturali".
Le tecnologie semantiche permettono di collegare la conoscenza inclusa nei dati provenienti da diverse sorgenti per creare una rete connessa di concetti e oggetti.
Sulla base della rete semantica delle filiere montane, i ricercatori hanno potuto generare delle storie interattive, dotate di supporto geografico e multimediale (Story Maps), che mostrano per la prima volta collegamenti e relazioni tra filiere di paesi diversi (come quelle della produzione della birra, della lana, del formaggio, ecc.), che prima erano sconosciute e permettono di scoprire le dinamiche economiche e sociali che le caratterizzano. Il formato delle storie interattive consente sia al grande pubblico che agli esperti e agli organismi di monitoraggio delle risorse, di avere rapidamente una visione complessiva della produzione montana. "Le nostre storie e la base di conoscenza permettono di scoprire fattori chiave che possono aiutare a frenare l'attuale spopolamento delle aree montane e a renderle più resilienti ai cambiamenti climatici", conclude la ricercatrice del Cnr-Isti.
Le Story Maps sono accessibili pubblicamente online e sono interoperabili con altri sistemi automatici che le volessero interrogare, integrare o analizzare.
Per informazioni:
Valentina Bartalesi
Cnr-Isti
via Moruzzi 1, Pisa
valentina.bartalesi@cnr.it
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