Nota stampa

Evento di pioggia estremo del 15-17 maggio 2023: la fragilità del nostro territorio in risposta a eventi climatici estremi

17/05/2023

Indice di rarità stimato per le piogge delle 24 ore antecedenti le 07:00 del 17 maggio 2023. Valori dal 95 al 99%, su una scala da 0 a 100 di rarità, sono stati registrati lungo i versanti nord orientali della fascia appennina tra l'Emilia Romagna e le Ma
Indice di rarità stimato per le piogge delle 24 ore antecedenti le 07:00 del 17 maggio 2023. Valori dal 95 al 99%, su una scala da 0 a 100 di rarità, sono stati registrati lungo i versanti nord orientali della fascia appennina tra l'Emilia Romagna e le Ma

Ancora una volta, sotto una costante pressione meteo-climatica, il nostro territorio ci dimostra la sua fragilità, riportando l’attenzione alle gravi problematiche connesse al dissesto geo-idrologico. L’evento pluviometrico che nelle ultime 48 ore ha scaricato ingenti quantità di pioggia in Emilia Romagna ha causato numerose frane ed esondazioni in diverse località nel tratto appenninico tra Bologna e Cesena, estendendosi fino al settore più settentrionale della regione Marche.

L’analisi dei dati di pioggia oraria disponibili dai pluviometri della rete fiduciaria del Dipartimento di Protezione Civile ha evidenziato picchi di pioggia fino a 200 mm nelle ultime 24 ore, le cui massime intensità sono state rilevate nella fascia tra Monghidoro, Civitella di Romagna e Castrocaro Terme. L’indice di rarità degli eventi pluviometrici elaborato dal Cnr-Irpi sulla base dei dati di pioggia degli ultimi 20 anni, pone quest’ultimo evento dell’Emilia Romagna tra quelli classificabili come “eventi estremi”. Anche se con valori di pioggia areale tendenzialmente inferiori, ma localmente intensi, tale evento si estende fino alle Marche, testimoniando il suo carattere di eccezionalità anche dal punto di vista della sua estensione spaziale.

Questo evento estremo segue quello registrato appena due settimane fa nella stessa area dell’Emilia Romagna, già responsabile di fenomeni di franamento diffuso nelle aree collinari e montane e di estese esondazioni e rotture d’argine lungo i principali fiumi dell’area. In questi territori, caratterizzati da un’elevata predisposizione al dissesto in ragione della loro conformazione geologica e geomorfologica, lo scenario di pioggia attuale è tra quelli più favorevoli all’occorrenza di fenomeni franosi diffusi. Le piogge delle scorse settimane hanno lasciato il suolo in condizioni di saturazione già molto elevata, condizione sfavorevole sulla quale si sono poi impostate le nuove piogge estremamente intense ed arealmente diffuse. In tale contesto, come già peraltro mostrato dai fenomeni franosi già registrati nelle ultime ore, la probabilità di innesco di altre frane è estremamente elevata e tenderà ad aumentare se le piogge intense continueranno.

Per informazioni:
Mauro Rossi
Cnr-Irpi
Paola Salvati, Cnr-Irpi, email: paola.salvati@irpi.cnr.it
mauro.rossi@irpi.cnr.it

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