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Verso un Sito Unesco per il Sud-Est della Sicilia

02/12/2019

Presentazione del progetto / 1
Presentazione del progetto / 1

Con la revisione dei Piani di gestione dei tre siti 'Le Città tardo barocche del Val di Noto', 'Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica' e la 'Villa romana del Casale di Piazza Armerina', entra nel vivo il progetto finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del  turismo (MiBACT) e della Regione Siciliana per la valorizzazione dei Siti Unesco del Sud Est della regione. 

Lo stato di avanzamento del progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Siracusa, alla presenza del sindaco Francesco Italia, del sindaco  di Noto Corrado Bonfanti e degli amministratori dei tredici comuni su cui ricadono i tre siti Unesco: elemento fondamentale della buona riuscita del progetto, è infatti, una forte strategia di rete tra i comuni nei quali territori sono compresi i Siti Unesco. 

“La revisione dei Piani di gestione di tre importantissimi Siti, iscritti nella lista Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, conduce verso una lettura identitaria unica. E’ un progetto importante e ambizioso, che apre opportunità per uno sviluppo reale e sostenibile del territorio, capace di coinvolgere le risorse locali in un intreccio virtuoso di azioni integrate di tutela, conservazione e valorizzazione”, ha affermato il sindaco Bonfanti. 

Il progetto, che ha ricevuto il finanziamento di un milione di euro da parte del MiBACT e 100 mila euro dalla Regione Siciliana, mira a creare una sinergia fra le zone di maggiore rilevanza storico-paesaggistica, architettonica e artistica, al fine di creare un comprensorio culturale nel Sud-Est della Sicilia, un’esperienza pionieristica con ampie e favorevoli ripercussioni sul turismo e la crescita economica dell’intera area.

Territori, artificialmente distinti in Provincie Amministrative, che hanno mantenuto nel tempo il comune riferimento territoriale, in un contesto culturale indiviso anche se con i distinguo delle peculiarità delle proprie identità.

L’obiettivo generale consiste nell’incremento della qualità della fruizione dell’offerta culturale dei Siti Unesco, sia nei confronti dei sempre più numerosi viaggiatori, attratti dai molteplici interessi del territorio, resi in forma integrata (cultura, ambiente, eno-gastronomia, tradizioni etc.) ma anche nei confronti delle comunità locali, in modo da renderle partecipi e protagoniste della conservazione, promozione e valorizzazione dei propri territori, secondo i principi e le direttive dell’UNESCO, che li ha così definiti Patrimonio dell’Umanità

Nasce da queste premesse, l’idea di dare un titolo al Programma delle azioni di valorizzazione curate da Giada Cantamessa: Le forme dell’Identità – per ripartire dalle eredità identitarie: le Testimonianze, tradotte  in molteplici aspetti, radicate nel tempo e nei luoghi, in un viaggio alla scoperta di forme del del passato che continuano a persistere nel presente.

Il Progetto individua, come focus, target di utenze differenziate nella popolazione residente nell’area oggetto di intervento, le fasce giovanili ed in età scolare, al fine di favorire l’aumento della consapevolezza del valore del patrimonio e l’assunzione di responsabilità e competenze rispetto alla sua tutela e fruizione. Con le stesse finalità  si prevede di intervenire nella formazione degli addetti ai lavori, con un Corso di qualificazione, rivolto alle Guide Turistiche, e altre attività che possano coinvolgere le Comunità locali per renderle, al contempo, protagoniste di un patrimonio culturale da tramandare e proteggere.  

Il sito è realizzato con il supporto scientifico dell’Istituto per le tecnologie didattiche (Itd) del Cnr di Genova e dell’Istituto David Chiossone, che hanno fornito indicazioni finalizzate a rendere il sito universalmente accessibile. Spiega la ricercatrice Cnr-Itd Lucia Ferlino: “Forti delle esperienze congiunte sul tema dell’inclusione e delle tecnologie, con i colleghi dell’Istituto Chiossone abbiamo sviluppato e condiviso delle Linee guida specifiche per ciascuna azione, identificando e focalizzando gli elementi su cui si fonda la comunicazione universalmente accessibile, dalle installazioni artistiche alla cartellonistica, dai filmati all’e-book. Per quanto riguarda la progettazione del sito web, inoltre, sono state fornite indicazioni sia per la struttura che per i contenuti, finalizzate a consentire una fruizione che coniuga l’accessibilità con la fruibilità semplice e intuitiva a utenti di età diverse, dai bambini agli anziani, con competenze differenti dal punto di vista culturale e tecnologico e con abilità (e difficoltà) diverse.  Il sito è pensato anche per le esigenze dei docenti, che trovano risorse per arricchire la propria didattica in particolare nei percorsi dedicati all’arte e che prevedono l’uso di tecnologie in classe come la LIM in una prospettiva inclusiva”.

Per informazioni:
Lucia Ferlino
Cnr-Itd
ferlino@itd.cnr.it
010/6475343

Immagini: