25/11/2019
Si è conclusa, con un enorme successo di pubblico, la XXXIII edizione del Festival della scienza 'Futuro remoto: Essere 4.0- Storie di rivoluzioni scienza e tecnologia, da Leonardo da Vinci ad oggi', tenutosi a Napoli dal 21 al 24 novembre 2019 presso Città della scienza. La kermesse scientifica ha visto la partecipazione di prestigiosi enti ed università come l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), il Museo archeologico di Napoli (Mann), l’Accademia delle belle arti di Napoli, l’Università degli studi di Napoli 'Federico II', l’Università degli studi della Campania 'Luigi Vanvitelli', l’Università degli studi di Salerno, l’Università degli studi di Napoli 'L’Orientale', l’Università degli studi di Napoli 'Parthenope', l’Università degli studi di Napoli 'Suor Orsola Benincasa' e l’Università degli studi del Sannio.
Quattro giorni a tu per tu con la scienza, la ricerca e le ultime novità in campo scientifico e tecnologico in cui i visitatori si sono confrontati direttamente con ricercatori, innovatori ed esperti partecipando al vasto programma di conferenze, workshop, dibattiti, esposizioni e dimostrazioni scientifiche.
Le aree tematiche individuate nell’ambito della 33° edizione sono state: aerospazio, agrifood e chimica verde, ambienti di vita, energia e un mare di risorse, fabbrica intelligente, design e creatività e made in Italy, patrimonio culturale, scienze della vita, smart communities.
Come già avvenuto nelle passate edizioni, il Consiglio nazionale delle ricerche, oltre che partner della manifestazione, ha partecipato in maniera massiccia e multidisciplinare all’evento con le sue strutture di Ricerca. Gli istituti presenti sono stati: l’Istituto per la microelettronica e microsistemi (Imm), l’Istituto per le applicazioni del calcolo 'Mauro Picone' (Iac), l’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia sperimentale 'Gaetano Salvatore' (Ieos), l’Istituto di biostrutture e bioimmagini (Ibb), l’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri (Iret), l’Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr), l’Istituto di biochimica e biologia cellulare (Ibbc), l’Istituto di genetica e biofisica 'Adriano Buzzati Traverso' (Igb), l’Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi (Spin), l’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (Icar), l’Istituto di chimica biomolecolare (Icb), l’Istituto nazionale di ottica (Ino), l’Istituto per i polimeri compositi e biomateriali (Ipcb), l’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa), l’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (Isasi) e l’Istituto di studi sul Mediterraneo (Ismed). Inoltre, vi è stata anche la piacevole ed interessante partecipazione della Biblioteca centrale, e la mostra fotografica 'Trasmutazioni' a cura dei ricercatori Cnr Michela Alfè (Irc) e Mauro Caccavale (Ismar).
Le attività di ricerca ed i percorsi interattivi mostrati ai visitatori ed ai giovani studenti hanno permesso di affrontare quella che sarà la sfida fondamentale che ci attende nella prossima Quinta Rivoluzione Industriale e che porterà uomo e robot a lavorare assieme e non più in competizione.
Concludendo si può affermare che anche quest’anno, in maniera coinvolgente ed affascinante, Futuro Remoto ha avvicinato presente e futuro, per offrire ai visitatori chiavi di lettura e strumenti di analisi per la società che ci circonda e per quella che, a grandi passi, si avvicina.
Per informazioni:
Salvatore Patrizio
Cnr-Iret
081 6132321
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