25/06/2019
Il 17 e 18 giugno scorsi si sono riuniti a Bruxelles più di 170 soggetti per partecipare ad un evento organizzato dal progetto europeo SUNRISE nell'ambito della 'Settimana europea per la sostenibilità energetica'. Durante i due giorni di lavori si sono susseguiti seminari, tavole rotonde, interventi e workshop a cui hanno partecipato esperti di energie rinnovabili provenienti dall’ambito accademico, industriale e politico.
Il dibattito ha mostrato come la produzione di combustibili e prodotti chimici per mezzo della fotosintesi artificiale possa contribuire all’azzeramento delle emissioni climalteranti in atmosfera, attraverso una roadmap ambiziosa ma realistica. Questa dovrà allineare le azioni di ricerca, innovazione e politica industriale a livello europeo, assicurando il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Ricercatori come Jens Nørskov e Marcella Bonchio hanno evidenziato l’importanza di una efficace collaborazione tra ambiente industriale e accademico, con un adeguato supporto finanziario. “Questo è un momento Sputnik per l'Europa, abbiamo bisogno di avvicinare i politici e convincerli che l'Europa può agire da apripista nel settore delle energie rinnovabili” ha detto Jens Nørskov, Professore alla Università Tecnica di Danimarca.
Jean-Pascal van Ypersele (UC Louvain, Belgio), già vice-presidente del Panel ONU sui cambiament climatici (IPCC), ha rimarcato la necessità di una transizione verso una economia a zero emissioni mediante lo stoccaggio e il riciclo della CO2. Secondo Daniel Nocera dell’Università di Harvard “Il mondo dipende da un'infrastruttura energetica esistente che è già stata ammortizzata. I paesi industrializzati possono sfruttarla, mentre nei paesi in via di sviluppo, senza infrastruttura, i nuovi dispositivi autonomi e distribuiti potranno essere ancora più efficaci”.
Hanno preso parte al dibattito anche responsabili politici della Commissione Europea e rappresentanti degli stati membri, dell’industria e di organismi di finanziamento, affrontando i problemi del costo e della governance di un’iniziativa di ricerca su vasta scala nell’ambito del prossimo programma quadro Horizon Europe. “Oltre a fare ricerca, è importante che il vostro obiettivo diventi il sogno di tutti i cittadini europei” ha spiegato Jean-François Buggenhout, responsabile dell’unità Flagship alla DG Connect.
Ai dibattiti sono seguiti un workshop sull'innovazione e tre sessioni parallele di roadmapping, in cui i partecipanti sono stati invitati a contribuire collettivamente alla stesura di una tabella di marcia scientifico/tecnologica verso un'economia a impatto zero. Le discussioni in corso consentiranno a SUNRISE di realizzare una prima bozza della roadmap entro la fine di agosto 2019. Con questo documento, i soggetti interessati a SUNRISE chiederanno alla UE di continuare a giocare il proprio ruolo di leadership nel settore delle energie rinnovabili.
“La produzione di combustibili per mezzo dell’energia solare non ha ancora raggiunto uno sviluppo industriale, ma il potenziale del mercato è lì, su una scala di centinaia di miliardi di € l'anno. Dobbiamo mettere insieme la ricerca fondamentale, applicata e industriale per arrivare in tempo a produrre combustibili e prodotti chimici tramite energia solare per un'economia circolare a zero emissioni” ha concluso Huub de Groot, coordinatore di SUNRISE.
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Nicola Armaroli
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