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I siti di ricerca ecologica a lungo termine: sentinelle dei cambiamenti globali

13/05/2019

Cover del numero speciale di 'Nature Conservation'
Cover del numero speciale di 'Nature Conservation'

Venerdì 3 maggio è uscito il numero speciale della rivista Nature Conservation dal titolo Italian Long-Term Ecological Research for understanding ecosystem diversity and functioning. Case studies from aquatic, terrestrial and transitional domains (https://natureconservation.pensoft.net/issue/1387/). La rete Lter-Italia pubblica annualmente numerosi contributi scientifici, ma questo volume rappresenta la prima raccolta organica di 20 articoli completamente dedicata ai risultati delle ricerche condotte nei siti della rete.

Coordinata dal Cnr, la rete Lter-Italia nasce nel 2006 per la promozione e il coordinamento di ricerche ecologiche caratterizzate dalla raccolta di dati su lunghe scale temporali e, comprende attualmente 79 siti di ricerca in ambienti terrestri, d’acqua dolce, di transizione e marini. In questi siti, le attività di ricerca sono condotte con il coinvolgimento di enti di ricerca, università, agenzie scientifiche e tecniche, e rappresentanti locali di autorità nazionali, affrontando tematiche quali la struttura, la diversità, le dinamiche e i cicli degli ecosistemi, con particolare attenzione al loro funzionamento e al loro cambiamento nel tempo.

Gli studi pubblicati nel volume coprono un’ampia gamma di tematiche ecologiche e di ambienti, dalle profondità marine alle vette alpine e appenniniche (da -800 m a 2800 m sul livello del mare), rispecchiando la diversità del territorio e della ricerca ecologica italiana, toccando anche aspetti metodologici e concettuali. E’ grazie a questa tipologia di osservazioni condotte su scale anche trentennali che è stato possibile documentare quantitativamente gli effetti negativi dovuti ai cambiamenti climatici sulla vegetazione, identificare la presenza di specie aliene sulle coste italiane o segnalare la presenza di nuove specie nelle aree alpine oltre che evidenziare come la riduzione della pressione antropica possa portare, in prospettiva, al recupero ecologico di bacini acquatici.

In sintesi, i risultati delle ricerche presentate in questo volume confermano come le serie temporali di dati di lungo termine siano la chiave per conoscere a fondo l’ambiente e gli organismi che vi abitano e le loro interazioni, e per cogliere gli impatti dei cambiamenti locali e globali sugli ecosistemi, e la loro possibile resilienza, fornendo indicazioni preziose anche per una gestione sostenibile delle risorse naturali.

La rivista Nature Conservation è stata scelta perché focalizzata su tutti gli aspetti dell’ecologia della conservazione e perché è una rivista 'open access' da cui tutti possono leggere e scaricare gratuitamente gli articoli, le cui ricerche sono finanziate da risorse pubbliche e che riguardano aspetti rilevanti per la protezione del nostro pianeta.

Per informazioni:
Giorgio Matteucci
Cnr- Isafom (Coordinatore della Rete LTER Italia)
giorgio.matteucci@cnr.it
Lucilla Capotondi, Cnr-Ismar, email: lucilla.capotondi@ismar.cnr.it

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