News

Cnr-Irsa contribuisce a delineare la 'Dichiarazione di Zurigo sulle azioni future per le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS)'

27/03/2019

Partecipanti al workshop a sostegno del dialogo tra scienza e politica sulle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFASs)
Partecipanti al workshop a sostegno del dialogo tra scienza e politica sulle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFASs)

Pubblicata su Environmental Health Perspectives con il contributo di Sara Valsecchi, del Cnr-Irsa una dichiarazione circa i bisogni, gli obiettivi e le azioni per gestire nei prossimi anni le sostanze chimiche per- e polifluoroalchiliche (PFAS), un gruppo largamente utilizzato di composti chimici di sintesi. La dichiarazione è scaturita in seguito ad un workshop, ospitato presso l'ETH di Zurigo, a cui hanno partecipato un gruppo di oltre cinquanta scienziati accademici e governativi, in collaborazione con autorità di regolamentazione di molti paesi e organizzazioni.

Mentre i PFAS in uso da molti decenni come l'acido perfluoroottanoico (PFOA) e l'acido perfluoroottanosolfonico (PFOS) sono stati ampiamente studiati e regolati negli ultimi due decenni in risposta alle loro pericolose proprietà, esistono pochissime informazioni sugli usi attuali e rischi potenziali di molti altri PFAS. I PFAS sono una famiglia di sostanze chimiche altamente fluorurate utilizzate a livello globale in applicazioni industriali e di consumo come: materiali a contatto con alimenti; cosmetici e prodotti per la cura personale; cuoio, tessuti, tappeti e tappezzeria; schiume antincendio; detergenti domestici e professionali; pesticidi; prodotti per il settore petrolifero e automobilistico; spray impregnanti; e molti altri. Si stima che più di 3000 PFAS siano attualmente o siano stati sul mercato e molti nuovi composti fluorurati vengano probabilmente sviluppati ogni anno. Queste sostanze chimiche molto persistenti prodotte dall'uomo sono state trovate in concentrazioni misurabili nel sangue della maggior parte delle persone dei paesi industrializzati, compresa l’Italia. Gli effetti nocivi sulla salute legati all'esposizione ad alcuni PFAS come PFOA e PFOS comprendono, tra gli altri, alterazioni della funzionalità epatica, livelli ormonali alterati e ridotto peso alla nascita (Agenzia per le sostanze tossiche e Registro delle malattie, 2018).

La consapevolezza del pubblico circa l'uso di PFAS e le questioni relative alla loro contaminazione dell'ambiente è cresciuta negli ultimi anni a seguito della scoperta di acqua potabile contaminata in regioni degli Stati Uniti e dell’Europa. L’Istituto di Ricerca sulle Acque (Cnr-Irsa) è stato il primo in Italia, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a ricercare le fonti e a studiare la diffusione di queste sostanze sul territorio italiano contribuendo ad individuare le zone a rischio per l’ambiente e la salute umana.

Negli ultimi anni in Italia la contaminazione da PFAS è stata affrontata derivando limiti per l’ambiente per le acque superficiali e per il consumo di acqua potabile e con progetti specifici di intervento e di studio delle aree contaminate (es. il progetto europeo LIFE-PHOENIX coordinato dalla Regione Veneto di cui il Cnr-Irsa è partner). Tuttavia è importante cooperare con i principali organismi europei ed internazionali per sviluppare un piano di lavoro strategico tra scienziati e regolatori verso una valutazione ed una gestione più efficiente ed efficace dei PFAS entro i prossimi 5-10 anni.

La Dichiarazione mira a contribuire concretamente agli sforzi globali in corso, in materia di PFAS fornendo una via per una migliore collaborazione tra gli scienziati che studiano i composti e le autorità di regolamentazione che hanno il compito di valutarli per proteggere la salute pubblica e l'ambiente. Nello specifico, richiede sforzi maggiori di collaborazione riguardo la raccolta di informazioni per colmare le lacune dei dati critici, lo sviluppo di nuovi schemi per concentrarsi su sostanze chimiche altamente (o molto altamente persistenti) e la conduzione di valutazioni congiunte per gruppi di PFAS.

Si può sottoscrivere la Dichiarazione di Zurigo nella pagina del progetto del sito Web IPCP dell'International Panel on Chemical Pollution (https://www.ipcp.ch/activities/zurich-statement).

Per informazioni:
Sara Valsecchi
CNR- Istituto di Ricerca sulle Acque
Via Mulino 19, Brugherio MB
valsecchi@irsa.cnr.it
03921694211

Vedi anche: