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Prima sperimentazione del progetto l'Hortus dell'innovazione: dal campo alla rete

03/05/2018

Il progetto 'l’Hortus dell’innovazione: dal campo alla rete' è un'iniziativa di divulgazione scientifica finanziato dal MIUR ai sensi della legge 6/2000. Il partenariato del progetto è composto dalla Fondazione Sviluppo Ca’ Granda di Milano, ente promotore del progetto, dal Consiglio nazionale delle ricerche, che coordina tutti gli aspetti di natura scientifica, l’Istituto superiore V.F. Pareto di Milano, l'Istituto tecnico economico e tecnologico G. Maggiolini di Parabiago (MI) e Giovani di Confagricoltura – ANGA, veri e propri protagonisti della divulgazione scientifica.

L’obiettivo del progetto è diffondere la conoscenza della cultura scientifica e dell’innovazione nel settore agroalimentare evidenziando i benefici che questa può portare all’agricoltura e alla sua sostenibilità. Il tema oggetto delle sperimentazioni del progetto è la 'tracciabilità' che è stata declinata per finalità didattiche-conoscitive in 'tracciabilità delle colture' e 'tracciabilità del prodotto'. Su questi due aspetti si concentreranno le attività di sperimentazione in campo nelle proprietà della Ca’ Granda e che vedono protagonisti gli studenti degli istituti scolastici che, affiancati dai ricercatori Cnr, da destinatari della conoscenza, diventeranno veri e propri divulgatori della scienza.

La sede scelta per le attività in campo è l’azienda agricola La Caiella (Motta Visconti - MI) che ha in conduzione l’omonima cascina e i terreni della Fondazione Sviluppo Ca’ Granda e che, tra le moltissime realtà attive nell’area, rappresenta un esempio di agricoltura multifunzionale: alla produzione agricola, infatti, si affiancano servizi di vendita diretta e trasformazione dei prodotti, ristorazione, didattica per le scuole, proposte per il tempo libero.

Oggi gli studenti degli istituti Pareto e Maggiolini, affiancati dai ricercatori del Cnr, sono impegnati nelle sperimentazioni misurandosi con le tecnologie più innovative nel settore dell’agricoltura di precisione. L’Istituto di biometereologia (Ibimet) del Cnr ha portato in campo i droni che consentono di monitorare i fabbisogni nutrizionali e idrici dei campi, la salute del suolo ed eventuali patologie delle piante, per ottimizzarne la qualità, le rese produttive e la sostenibilità.

I ricercatori e gli studenti sperimentano anche i servizi del portale Agrosat (www.agrosat.it), sviluppato dall’Ibimet-Cnr, che consiste di accedere da pc, tablet o smartphone per supportare la gestione delle colture attraverso tecniche di agricoltura di precisione. Grazie all'elaborazione dei dati satellitari delle piattaforme 'Sentinel', l'utente ha modo di selezionare il proprio campo e visualizzare sia la mappa di vigore attuale sia quelle pregresse, per osservare l'evoluzione della variabilità o, ad esempio, valutare l'efficacia di un intervento di concimazione.

Tutte le fasi di sperimentazioni saranno registrate dagli studenti - momento per momento - e portate a conoscenza di tutti tramite l’utilizzo dei social network. Sarà creato infatti una vero e proprio 'diario di bordo' interattivo che consentirà a tutti gli interessati (studenti, aziende, operatori del settore agroalimentare, docenti, ricercatori, amministrazioni locali) di porre domande e curiosità, commentare e suggerire, nonché condividerne i contenuti.

Per informazioni:
Silvana Moscatelli
CNR - Dipartimento Agroalimentare
silvana.moscatelli@cnr.it
06 4993 2030
Federica Tenaglia, Dipartimento di scienze bio-agroalimentari, Consiglio nazionale delle ricerche, Tel. 06 4993 7841
Barbara Albonico, Fondazione di Sviluppo Ca' Granda, Tel. 02 5503 8438