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Stato di salute e sfruttamento degli stock ittici europei

02/05/2018

Stato degli stock in vare aree di pesca e indicazione di quanto le politiche territoriali tendono ad incontrare le condizioni di ripopolamento degli stock
Stato degli stock in vare aree di pesca e indicazione di quanto le politiche territoriali tendono ad incontrare le condizioni di ripopolamento degli stock

Dal 2014 l'Unione Europea ha riformato le sue politiche di pesca nel tentativo di porre fine alla pesca eccessiva (overfishing). A tal fine, la UE impone agli stati membri che tutti gli stock ittici di loro competenza siano pescati in maniera sostenibile entro il 2020. Ad oggi però non è stata mai eseguita una stima dello stato effettivo di sfruttamento e di salute di questi stock, almeno non in maniera quantitativa, ripetibile e verificabile e, soprattutto, non per il bacino del Mediterraneo. Gianpaolo Coro (laboratorio NeMIS dell'Isti-Cnr) e Giuseppe Scarcella (Ismar-Cnr) hanno collaborato con un gruppo di ricercatori europei pubblicando la prima stima dello stato e dello sfruttamento di circa 400 stock commerciali europei e mediterranei. Lo studio, pubblicato sulla rivista Marine Policy (Elsevier), riporta le stime per area di pesca ed indica quanto le politiche territoriali tendono oggi ad incontrare le condizioni di ripopolamento degli stock. I dati più importanti che emergono dallo studio sono che:

- l'85% degli stock è al di sotto delle condizioni di sostenibilità di pesca;
- il 64% è ad oggi sovrasfruttato con un rischio potenziale di collasso nei prossimi anni (cioè non ci sarà più disponibilità alimentare);
- se le ore di pesca fossero ridotte del 20% complessivamente, entro il 2030 avremmo oltre il 57% di risorse alimentari provenienti dal mare in più rispetto ad oggi, con un possibile incremento del benessere economico e sociale complessivo.

L'analisi, riproducibile e verificabile sull'infrastruttura digitale D4Science dell'Isti-Cnr, è stata ottenuta implementando un complesso modello matematico (CMSY) che combina tecniche statistiche e di intelligenza artificiale con relazioni biologiche e riesce a proiettare scenari di ripopolamento degli stock nel futuro. I risultati potrebbero avere un alto impatto sulle politiche di pesca dell'Unione Europea nel prossimo futuro, poiché i risultati sono stati presentati a Febbraio 2017 al Parlamento Europeo ed hanno catturato l'interesse positivo di diverse aree politiche. Inoltre, l'organizzazione internazionale Oceana ha pubblicizzato questi risultati sui propri canali, sia negli USA che in Europa.

Per informazioni:
Gianpaolo Coro
CNR - Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione "Alessandro Faedo"
via Moruzzi 1, Pisa
gianpaolo.coro@isti.cnr.it
+390506212978

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