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La rivoluzione dei robot: 'I robot e noi'

16/11/2017

I robot e noi
I robot e noi

La rivoluzione dei robot come opportunità per comprendere gli scenari futuri è stata al centro della presentazione del libro di Maria Chiara Carrozza ‘I robot e noi’ all’Università Campus Bio-Medico di Roma il 9 novembre scorso. L’instant book della parlamentare e docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è ‘un taccuino per stimolare il confronto sul tema e sulla reale percezione oggi della robotica’, come ha spiegato l’organizzatore dell’evento, il prorettore alla ricerca dell’ateneo e docente di robotica Eugenio Guglielmelli. Un incontro aperto al dialogo con gli studenti dell’Università romana che è stato il punto di partenza per un’ampia riflessione sui paradigmi che industria, economia, scuola e società saranno chiamati a mettere in discussione con il progressivo compiersi della rivoluzione dei robot.

Assieme alla deputata e docente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sono intervenuti Riccardo Pietrabissa (vicepresidente Consiglio scientifico Cnr), Massimo De Felice (presidente dell’Inail), Giovanni Leonardi (direttore generale Ricerca e Innovazione in Sanità del ministero della Salute), Alfonso Molina (direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale), Daniela Scaramuccia (director Health & Life Science Industry Ibm Italia), Vittorio Tambone (dell'Istituto di filosofa dell’agire scientifico e tecnologico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma) ed Eugenio Guglielmelli (prorettore alla ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma).

L’incontro tra docenti e studenti è stato l’occasione per ricordare che solo preparandosi a gestire le grandi innovazioni in arrivo nell’industria e nella società potremo vivere da protagonisti la rivoluzione dei robot. “Se non ci prepariamo a questa rivoluzione sociale e non prepariamo i nostri studenti e la società tutta – ha detto Maria Chiara Carrozza agli studenti presenti - ci troveremo marginalizzati perché non sapremo confrontarci con il cambiamento”. L’obiettivo comune è quindi non perdere il treno della crescita che può derivare dallo sviluppo della robotica, ripartendo da una nuova formazione scolastica e universitaria: evitando chiudere la porta ai robot per la paura del nuovo o per la lentezza nell’adattare i nostri modelli formativi ai tempi in rapidissima evoluzione.

Il dibattito sui robot è dunque destinato ad allargarsi per fare della quarta rivoluzione industriale una vera opportunità per il futuro di un paese come l’Italia che, insieme al turismo e al cibo, fa ancora oggi della manifattura uno dei suoi punti di forza a livello globale.