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L'Ibaf-Cnr partecipa all'AgroForestry Innovation Network

23/10/2017

Sistema silvo-pastorale in Umbria con ulivi e pascolo
Sistema silvo-pastorale in Umbria con ulivi e pascolo

L’Istituto di biologia agroambientale e forestale (Ibaf) del Cnr è entrato a far parte dell’AgroForestry Innovation Network (Afinet), network internazionale che riunisce 13 partner di 9 Paesi uniti dallo scopo di promuovere e diffondere i sistemi agroforestali in Europa.

Per ’agroforestry’ si intende l’insieme dei sistemi colturali che combinano sulla stessa superficie specie arboree (forestali o agrarie) con coltivazioni erbacee e/o pascolo, per creare benefici ambientali, economici e sociali, in modo da trarre vantaggio dal migliore utilizzo delle risorse naturali.

Afinet –questo l’acronimo del network- promuove l’implementazione dei sistemi agroforestali in Europa migliorandone le conoscenze sulla gestione e la progettazione, operando in particolare attraverso la creazione di Reti di Innovazione Agroforestale Regionale (RAINs): gruppi di lavoro, cioè, che riuniscono attori chiave del settore agroforestale come agricoltori, operatori forestali, ricercatori, consulenti e rappresentanti politici.

“Ogni riunione RAIN è concentrata su differenti colture, specie e consociazioni: in Italia il primo incontro si è svolto ad Orvieto lo scorso 15 settembre, ed è stato incentrato sul sistema multifunzionale olivicolo, prendendo in esame l’intera filiera dell’olio. In Portogallo l’interesse è stato incentrato sui montados (pascoli arborati), in Finlandia sulla gestione dei boschi pascolati e in Belgio sulle combinazioni di cedui a turno breve con gli avicoli. I RAIN in Polonia e Ungheria hanno dovuto, invece, confrontarsi con la scarsa conoscenza e applicazione delle pratiche agroforestali nei rispettivi paesi”, spiega Andrea Pisanelli (Ibaf-Cnr), innovation broker di Afinet. “La cosa interessante è che le varie discussioni hanno messo in evidenza esigenze comuni, a prescindere dalla provenienza: uno degli aspetti più rilevanti riguarda, ad esempio, la commercializzazione dei prodotti derivanti dai sistemi agroforestali, che soffre della mancanza di conoscenza del loro valore aggiunto da parte dei consumatori”.

In Italia il RAIN ha così proposto la creazione di un marchio di qualità dei prodotti, strettamente legato alle pratiche agroforestali, senza prescindere da un’ottimizzazione della filiera olivicola, che riduca i costi di produzione e migliori l’utilizzazione dei residui ottenuti dalla lavorazione delle olive.

“Altri aspetti comuni tra i diversi Paesi riguardano le barriere normative dovute all’eccessiva burocratizzazione delle politiche di sviluppo rurale, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo. Infine, è stata evidenziata la scarsa disponibilità di informazioni sulla gestione dei sistemi agroforestali riguardo le tipologie di consociazioni ottimali per le specifiche condizioni ambientali e socio-economiche, gli effetti del pascolo, i costi e la redditività. Per questa ragione, nei diversi incontri è emersa la necessità di predisporre siti ed aziende dimostrative finalizzate a divulgare le conoscenze”, aggiunge Pisanelli.

Gli incontri di Afinet saranno organizzati nel corso del prossimo triennio con cadenza semestrale: i prossimi sono previsti a gennaio 2018. L’Ibaf-Cnr lavorerà affinché siano applicati i risultati della ricerca e sia promosso un tipo di agricoltura ‘climate-smart’ con vantaggi ambientali  -come la riduzione dell'erosione del suolo, l’aumento del  sequestro del carbonio nell’atmosfera, e la diminuzione del rischio di incendi, in quanto la presenza degli animali tende a mantenere pulito il suolo- ma anche sociali ed economici: gli agricoltori potrebbero infatti beneficiare di prodotti di qualità superiore, che garantiscono rendimenti maggiori e diversificano le attività aziendali aumentando la resilienza dei sistemi agricoli. 

Per informazioni:
Andrea Pisanelli
Ibaf-Cnr
andrea.pisanelli@ibaf.cnr.it

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