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Mattarella a Lecce, la visita ai laboratori Cnr

03/02/2017

Il presidente del Cnr Massimo Inguscio e la comunità Cnr insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente del Cnr Massimo Inguscio e la comunità Cnr insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

(ANSA) - LECCE, 3 FEB - "Il sito di Lecce è un esempio del ruolo che il Cnr gioca per il Paese, come generatore di buona ricerca e innovazione e come naturale incubatore di start up tecnologiche, spin-off e di Pmi ad alto valore innovativo". Lo ha detto il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, nel corso della visita che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, hanno compiuto nel pomeriggio all'Istituto di nanotecnologie del Cnr a Lecce. Oltre che da Inguscio, Mattarella e Franceschini sono stati accolti dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal sindaco di Lecce Paolo Perrone, e dal direttore dell'Istituto di nanotecnologie del Cnr Giuseppe Gigli.

"Il Cnr sta promuovendo in Italia e con collaborazioni internazionali centri di ricerca di eccellenza nel mondo in settori strategici, tra cui le nanotecnologie e nanomateriali, con applicazioni nella fotonica, nelle tecnologie laser, nuove frontiere nel campo della medicina di precisione", ha proseguito Inguscio. "Il polo di Nanotecnologie  rappresenta un caso di successo territoriale e di collaborazione tra enti di ricerca e università italiane ed estere, istituzioni nazionali come il Miur, locali come la Regione Puglia, con cui abbiamo ottime relazioni e progetti, imprese e investitori, co n il fine di poter dare un contributo fondamentale per lo sviluppo competitivo della ricerca e del trasferimento tecnologico nel nostro Paese e in Europa, per sostenere l'innovazione in tutti i campi di applicazione per il benessere e la salute delle persone. Il Cnr, in linea con il Piano nazionale della ricerca, continua ad investire anche nel sud Italia al fine di sostenere il rilancio del tessuto territoriale, la buona occupazione e per attrarre giovani menti brillanti".

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