07/08/2016
Il RiST Project è un progetto locale, finanziato in parte dalla Fondazione CRT, che ha come obiettivo generale quello di svolgere attività di ricerca scientifica e tecnologica in ambiente alpino di alta quota, studiando le relazioni fra condizioni climatiche e processi naturali, con particolare riferimento al ruolo della temperatura, mediante approcci innovativi ed utilizzando il bacino glaciale della Bessanese come un vero e proprio laboratorio sperimentale all'aperto. Il progetto è iniziato a gennaio di quest'anno e si prevede una prosecuzione pluriennale, anche alla luce delle attività di ricerca che si svolgono e delle strutture installate nel bacino glaciale.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
i) acquisire dati di temperatura dei materiali oggetto delle dinamiche e dei processi naturali predominanti (aria, roccia, detrito, suolo, permafrost, ghiaccio, acqua), mediante l'utilizzo di sensoristica miniaturizzata, metrologicamente validata e a basso impatto ambientale;
ii) correlare i dati di temperatura dei materiali acquisiti con quelli osservati dalla stazione meteorologica ubicata nel bacino (attiva dal 1988 e gestita da Arpa Piemonte), al fine di ottenere un quadro conoscitivo completo finalizzato alla migliore comprensione delle relazioni fra la variabilità del clima, la dinamicità geomorfologica, i processi di instabilità naturale e gli effetti al suolo;
iii) effettuare un monitoraggio visivo, da remoto e in 'near real-time' del bacino glaciale, mediante l'utilizzo di una livecam di ultima generazione (Livecam 360° Panomax);
iv) rendere disponibile in forma gratuita e ad un'utenza vasta la conoscenza sui processi morfodinamici e sui pericoli e rischi ad essi associati, inerenti l'ambiente alpino in generale e gli ambienti di alta quota in particolare;
v) attivare fattive collaborazioni fra istituzioni pubbliche di ricerca, enti di governo del territorio, organizzazioni non lucrative di utilità sociale e private.
I partner del progetto sono il Meteomet Consortium, il rifugio Bartolomeo Gastaldi del Cai sezione di Torino e il comune di Balme (TO). Grazie alla collaborazione con il Meteomet Consortium è possibile disporre di sensoristica miniaturizzata, sulla quale è stata effettuata una riferibilità metrologica e un’analisi delle incertezze, al fine di poter apprezzare con maggior accuratezza le variazioni termiche dei materiali oggetto di studio. Le misurazioni in sito sono in corso. Grazie alla collaborazione con il rifugio Bartolomeo Gastaldi del Cai sezione di Torino, localizzato proprio nell'area di studio, è possibile realizzare la trasmissione delle immagini acquisite dalla livecam mediante un ponte radio dedicato nonché effettuare le indagini in sito con maggior sicurezza. Grazie alla collaborazione con il comune di Balme (TO) è possibile disseminare la conoscenza e i risultati delle ricerche anche a livello locale coinvolgendo realtà attive sul territorio, come ad esempio il soccorso alpino e la protezione civile, a tutto vantaggio dei cittadini e dei turisti.
La Livecam Panomax acquisisce immagini ogni 10', le invia al server il quale le rende disponibili online in forma gratuita a tutti (per qualsiasi finalità senza scopo di lucro). Il sistema conserva tutte le immagini acquisite: in questo modo ed in funzione degli obiettivi del progetto è possibile ricostruire l'andamento spazio-temporale delle principali evidenze morfologiche presenti nel bacino glaciale, studiandone in modo approfondito le dinamiche evolutive.
Per informazioni:
Guido Nigrelli
CNR - Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica
Cnr-Irpi
GeoClimAlp research group
Strada delle Cacce, 73
10135 Torino (TO)
guido.nigrelli@irpi.cnr.it
011/3977824
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