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Advanced Grants ERC a quattro ricercatori CNR

19/04/2016

Il Consiglio europeo della ricerca (European Research Council - ERC) ha annunciato l'assegnazione del suo prestigioso Advanced Grants a 277 ricercatori di alto livello. Il finanziamento, del valore complessivo di 647 milioni di euro, consentirà ai premiati di perseguire le idee più promettenti e svolgere ricerca di frontiera con impatto potenzialmente innovativo sulla scienza e società. I finanziamenti sono concessi nell'ambito della 'scienza di eccellenza' di Horizon 2020, il programma di ricerca e innovazione dell'UE.

Gli italiani premiati con sede in Italia sono in tutto 19 (su 26 di nazionalità italiana), quelli dipendenti o associati CNR sono:

  • Annalisa Buffa, Istituto di matematica applicata e tecnologie informatiche ‘Enrico Magenes’ di Pavia per il progetto: ‘CHANGE - New CHallenges for (adaptive) PDE solvers: the interplay of ANalysis and GEometry’. Tra i matematici italiani è l’unica ad aver vinto il grant quest’anno, per un valore di circa di 2 milioni e mezzo di euro. Al centro di CHANGE c'è la proposta di migliorare in maniera consistente la simulazione numerica delle equazioni differenziali, mettendo a sistema competenze diverse, dalla matematica più astratta alla geometrica computazionale, fino all'informatica delle macchine parallele.
  • Lorenzo Marrucci, dell’Università di Napoli, associato all’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti ‘Eduardo Caianiello’, per il progetto: ‘PHOSPhOR - Photonics of Spin–Orbit Optical Phenomena’ (budget 1.680.833 euro) che ha l’obiettivo di sviluppare sistemi e materiali innovativi, sia classici che quantistici, per una nuova tecnologia fotonica “spin-orbita”.
  • Francesco Pavone, direttore Lens (European laboratory for non-linear spectroscopy), ordinario di Fisica della materia presso l'Università degli Studi di Firenze e associato all’Ino-Cnr. Ammonta a due milioni e trecentomila euro il finanziamento al progetto BrainBIT  (“All-optical brain-to-brain beahviour and information transfer”) coordinato da Pavone. Il progetto avrà una durata di cinque anni ed è finalizzato allo studio di un sistema ottico capace di interfacciare due cervelli, che consenta la lettura, la scrittura e il trasferimento di dati. A Firenze lo studio del cervello già viene portato avanti nell’ambito dello Human Brain Project (HBP), “ma – precisa Pavone – mentre HBP mira a ricostruire mappature strutturali e funzionali del cervello e a simularne il comportamento, l’obiettivo di BrainBIT è di studiare l’interazione fra due soggetti diversi”. 
  • Giorgio Parisi, Università La Sapienza, associato NANOTEC-Cnr, Progetto: ‘LoTGlasSy - Low Temperature Glassy Systems’ (budget 1.760.000 euro).