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Studio, conservazione e restauro del patrimonio culturale e archeologico

11/02/2016

Nei giorni 2 e 3 di Febbraio del 2016 si è svolto il secondo incontro scientifico bilaterale "Studio, conservazione e restauro del patrimonio culturale e archeologico: tecnologie e infrastrutture di ricerca per la Scienza del Patrimonio Culturale" organizzato, nell’ambito dell’Anno dell’Italia in America Latina, dall’Ufficio di Cooperazione Scientifica e Tecnologica dell’Ambasciata d’Italia a Città del Messico.
L’evento, che è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Messico e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha permesso di presentare le eccellenze dei due Paesi nel campo dello sviluppo e applicazione delle tecnologie innovative alla protezione del patrimonio artistico e culturale. Allo stesso tempo, oltre a rafforzare relazioni già esistenti e collaborazioni di successo, ha permesso di creare nuovi legami tra i partecipanti di entrambi i Paesi. In questo senso, la firma di un accordo tra l’Università Anáhuac e l’Università di Firenze e l’annuncio, da parte dell’Eccellentissimo Ambasciatore Alessandro Busacca che l’Università di Firenze e il CNR si accingono a firmare due accordi con la Università Autonoma di Puebla dimostra l’esistenza di legami molto forti tra il mondo accademico italiano e messicano e le istituzioni dedicate al restauro.
Lo workshop, al quale hanno partecipato circa 70 tra ricercatori e studenti, ha rappresentato una importante occasione di scambio di esperienze e proposte tra i maggiori attori di entrambi i Paesi e, allo stesso tempo, una efficace piattaforma per presentare in Messico la strategia europea sulle infrastrutture scientifiche per la scienza del patrimonio, il cui coordinamento è italiano (in particolare, CNR). Il piano europeo si propone di integrare infrastrutture scientifiche di primo livello in una rete mondiale che potrà fornire all’accademia e ai centri di restauro e conservazione opportunità senza precedenti di accesso a strumentazione, tecniche, servizi e know how interdisciplinari.
Nella sessione finale si è svolta una discussione sulle strategie future, che ha permesso di delineare una road map bilaterale finalizzata al rafforzamento della cooperazione da ottenersi, nel caso del Messico, anche attraverso l’appoggio di istituzioni come la UNAM e del recentemente istituito Ministero della Cultura.
Tra glioratori di spicco, il Rettore della Università Anáhuac México Sur, Abraham Cárdenas Gonzales, il Direttore Generale della Escuela de Conservación y Restauración de Occidente – ECRO, Alejandro Canales Daroca, la Ministra per l’ Innovazione dello Stato di Morelos, Brenda Valderrama Blanco (che ha presentato il Progetto del Laboratorio di Luce di Sincrotrone, che potrebbe rappresentare un significativo strumento di lavoro per le tamatiche oggetto dell’evento), ricercatori del CNR, delle Università di Firenze, Perugia, Calabria, dell’Opificio delle Pietre Dure, dell’ENEA e del Circolo Amerindiano, da parte italiana, e delle Università Anáhuac, UNAM, UAM, BUAP, de la ECRO, del Colegio de Michoacán, dell’INAH, di Misiones Coloniales de Chihuahua, Cinabrio-it e Grupo MIIM, da parte messicana.

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