09/09/2015
I tumori del tessuto linfoide si manifestano con alta frequenza in età pediatrica. Fra questi il linfoma di Burkitt è tra i più aggressivi ed è caratterizzato dalla traslocazione dell’oncogene MYC.
Solo il 2% del DNA umano contiene geni che codificano per proteine. Il rimanente 98%, che una volta veniva chiamato DNA spazzatura, è di funzione ignota. Recentemente, grazie a specifici studi svolti all'Istituto di genetica e biofisica del Cnr, si è trovato che una parte di esso è trascritto in lunghe catene di RNA non codificanti proteine (long non coding RNAs; lncRNAs). Il progetto di ricerca guidato dal ricercatore del Cnr Ingram Iaccarino e realizzato insieme all’equipe del gruppo linfomi maligni del International Cancer Genome Consortium (ICGC MMML-Seq), ha portato alla scoperta di uno specifico long non coding RNA espresso ad alti livelli nel linfoma di Burkitt e la cui espressione è stimolata dall’oncogene MYC.
I risultati di questa ricerca, appena pubblicati sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) dimostrano che il lncRNA identificato ha un ruolo determinante nella progressione del ciclo cellulare e che la sua inattivazione determina un rallentamento della proliferazione di cellule di linfoma di Burkitt.
Questi risultati potrebbero portare all'identificazione di nuove strategie per la cura del linfoma di Burkitt o più in generale di tumori caratterizzati da un'elevata espressione dell’oncogene MYC.
Per informazioni:
Ingram Iaccarino
CNR - Istituto di genetica e biofisica "Adriano Buzzati Traverso"
Via Pietro Castellino 111
ingram.iaccarino@igb.cnr.it
00494315971789
Per consultare l'articolo vai al link: http://www.pnas.org/content/early/2015/09/04/1505753112