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Anche le piante "fanno uso" di ibuprofene

07/09/2015

Lemna gibba in ambiente naturale
Lemna gibba in ambiente naturale

L’ibuprofene è una delle molecole ad uso farmaceutico più diffuse e consumate al mondo: all'Ibaf-Cnr (con l'IDAEA-CSIC di Barcellona) scoprono che persino le piante riescono a tollerarla. Il rilascio di ibuprofene nelle acque di scarico dovuto al crescente utilizzo come antinfiammatorio in medicina umana e veterinaria potrebbe rappresentare un problema ambientale per la salvaguardia degli ecosistemi. Infatti, nonostante i moderni sistemi di depurazione possano rimuovere quasi totalmente la molecola dalle acque di scarico, la quantità del medicinale rilevata nei corpi d’acqua è tale da indurre preoccupazione per la vita nell’ambiente acquatico. In questo contesto, una recente ricerca pubblicata sulla rivista “Journal of Hazardous Materials” da un gruppo di ricercatori Cnr dell’Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale (Ibaf) di Monterotondo (RM), in collaborazione con ricercatori spagnoli dell’IDAEA-CSIC di Barcellona, ha messo in evidenza la capacità di una pianta acquatica (Lemna gibba L.) di tollerare elevate concentrazioni di ibuprofene senza subire danni fisiologici e, per la prima volta in letteratura, come anche le piante, oltre agli esseri umani, funghi e batteri, possano metabolizzare tale molecola dando luogo ad idrossi- ed acetil-derivati. Tale scoperta potrà contribuire ad una definizione più appropriata del ruolo della Lemna come pianta bioindicatrice ed aprire interessanti prospettive per un suo utilizzo nei sistemi di fitodepurazione al fine di rimuovere dalle acque i residui farmaceutici.

F. Pietrini, D. Di Baccio,  J. Aceña, S. Pérez, D. Barceló and M. Zacchini (2015). Ibuprofen exposure in Lemna gibba L.: Evaluation of growth and phytotoxic indicators, detection of ibuprofen and identification of its metabolites in plant and in the medium. Journal of Hazardous Materials 300: 189–193  

Per informazioni:
Massimo Zacchini
CNR - Istituto di biologia agro-ambientale e forestale
Uos di Montelibretti, Area della Ricerca di Montelibretti, via Salaria km. 29.300, 00015 Monterotondo Scalo
massimo.zacchini@ibaf.cnr.it
0690672540

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